Fere, nuovo Liberati: obiettivo ottobre 2024

Presentato lo studio di fattibilità: stile ‘inglese’, 18.500 posti, autosostenibile, con museo del club, spazio commerciale da 6.000 mq e piazza pedonale. Concessione di 33 anni

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Area di intervento pubblica di oltre 93 mila metri quadrati, una capienza prevista di 18.500 posti, quasi 6.000 mq per le aree commerciali, 1.290 posti auto in ambito stadio, concessione per 33 anni a partire dalla sottoscrizione – stimata per l’aprile 2022, vale a dire al termine dell’iter autorizzativo – e il sogno di poter chiudere il cerchio in via definitiva per l’ottobre del 2024, ad un anno dal centenario. Con un investimento da circa 50 milioni – la cifra potrà aumentare negli step successivi – di euro tra impianto rossoverde, clinica privata nell’area denominata Ternanello in strada di Santa Filomena, svariate opere di urbanizzazione, museo del club, mobilità ‘dolce’ ed eliminazione dell’antistadio: in estrema sintesi sono alcuni dei dati principali per il nuovo ‘Liberati’ a Terni, il cui studio di fattibilità è stato svelato martedì pomeriggio al The Space dopo la consegna mattutina del faldone nelle mani del sindaco Leonardo Latini. Un incastro che riguarda anche il mondo della sanità e, di conseguenza, la Regione Umbria: iter tutt’altro che semplice e scontato. Intanto la palla per la Conferenza di servizi preliminare per l’interesse pubblico passa a palazzo Spada. «Ci hanno lavorato 12 ‘strutture’ e 25 persone, tutte umbre», ha sottolineato il project manager Sergio Anibaldi. Coinvolta in prima battuta la Baldi Margheriti Associati. Da segnalare – passando al campo attuale – che Ternana-Bari è stata anticipata a sabato 13 marzo, lo stesso giorno della partenza in città della IV° tappa della Tirreno-Adriatico.

TUTTI I DETTAGLI DEL NUOVO STADIO: IMPIANTO, VIABILITÀ E STRUTTURE – VIDEO

LA PRESENTAZIONE COMPLETA (VIDEO TERNANA CALCIO)

La partita stadio e il tentativo di ‘rivoluzione’ urbana

Oltre ad Anibaldi – e il gruppo di lavoro che per mesi ha lavorato allo studio di fattibilità – ci ha pensato il vicepresidente della Ternana, Paolo Tagliavento, a dare alcune delucidazioni sulla struttura. Non prima di aver lanciato una sorta di appello alla città: «Ho il cuore pieno di emozione ed orgoglio perché stamattina abbiamo consegnato il progetto al sindaco. Questa è una partita che va giocata tutti insieme, solo in questo modo possiamo vincere. Questo è un progetto che va al di là dell’aspetto sportivo: crea in totale 634 posti di lavoro tra tutte le fasi. Un treno – ha aggiunto – che non va perso, altrimenti non ripasserà più». Poi parola all’architetto già impegnato nell’iter per la costruzione del palaTerni: «Un impianto con un’unica gradinata a 7-8 metri dal terreno di gioco, senza barriere e recinzioni. Un lavoro di riqualificazione e ‘rivoluzione’ urbana che coinvolge 15 ettari in tutto, 5 dei quali riferiti all’area di ‘Ternanello’. L’obiettivo è creare un luogo del cuore, un’eccellenza per Terni. Sarà uno stadio sempre aperto ed un punto di riferimento per tutti. Sarà – ha proseguito – un volano per la realizzazione di nuove strutture». Quindi il lungo elenco di opere previste, tra i quali figurano un nuovo parcheggio dal lato cimitero, un sottopasso per far sì che i tifosi ospiti arrivino direttamente all’interno della struttura ed una ‘piazza’ esterna allo stadio da circa 13.000 metri quadrati. In testa ci sarebbe anche la creazione di una fermata della metropolitana di superficie in zona: «Sarebbe un sogno». E sì, specie pensando alla Terni-Cesi e cosa è successo nel corso dei decenni.

LA CONSEGNA AL COMUNE: ORA LA CONFERENZA DI SERVIZI PER L’INTERESSE PUBBLICO
LE FOTO DEL PROGETTO – GALLERY

L’equilibrio finanziario, la piazza e la sicurezza

Con la Legge Stadi la Ternana ha l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario grazie alla clinica privata da 200 posti, 100 dei quali da convenzionare con il sistema sanitario regionale: «Solo con le attività commerciali non ci si riesce – ha spiegato Anibaldi in merito -, la bancabilità deve essere certa per quel che concerne i ricavi. Questo è un ‘caso scuola’ perché si punta a richieste di superfici compensistiche che riguarda un’opera di interesse pubblico. Inoltre l’area di ingombro dell’impianto sportivo passa dagli attuali 39 mila metri quadrati a 24 mila: riacquistiamo ‘coni’ visivi che la città aveva perso. Nel progetto sono stati considerati spazi anche per la serie A perché da una categoria all’altra cambiano molto. La parte commerciale è utile per far vivere lo stadio sempre e c’è anche la novità del parcheggio con autorimessa a due livelli». In più – ha puntualizzato l’architetto – la piazza pedonale da 13 mila metri quadrati, il ristorante con vista sul terreno di gioco e il doppio anello per la sicurezza: il primo per il prefiltraggio, il secondo è rappresentato dalla parete dello stadio». Le aree interne all’impianto a servizi per lo sport sono pari a 3.380 mq.

PARLANO ANIBALDI E TAGLIAVENTO: ITER, TEMPI, COSTI E ASPETTATIVE»

Uno stadio autosostenibile. Murales e tempistiche

Focus anche sull’aspetto ambientale ed i materiali: «La copertura sarà in carpenteria metallica e c’è l’ambizione di guardare all’acciaio. Sul tetto è previsto un impianto fotovoltaico, lo stadio in questo modo sarà autosostenibile». Ancora spazio per la piazza pedonale esterna: «Ci sarà uno store, mentre i murales verranno recuperati e posizionati in un punto per valorizzarli». Spazio anche ad un museo della società rossoverde, mentre per la sede – da poco in via della Bardesca – le valutazioni sono in via di sviluppo. I tempi sono lunghi: «Contiamo – le parole di Anibaldi – di chiudere le procedure autorizzative in 15 mesi, per l’aprile del 2022. Compresa la gara nella quale il soggetto promotore avrà una prelazione. Quindi la concessione di 33 anni da sottoscrivere (tutti per il rientro economico) per la superficie ed i 2 anni e 6 mesi per la costruzione». In definitiva il mirino è puntato sull’ottobre del 2024 per vedere lo stadio ultimato. Nel contempo il terreno di gioco sarà sempre utilizzabile perché le opere di demolizione/costruzione avverranno in più fasi, senza necessità di chiudere l’intero spazio.

IL SISTEMA METROPOLITANO TERNI-CESI: TENTATIVO DA 84 MILIONI

Curva, tifosi e piano sanitario regionale

Breve messaggio per i supporter rossoverdi: «C’è il progetto definitivo – ha specificato Anibaldi – per fare approfondimenti e miglioramenti su una serie di intitolazioni e le curve/gradinate. Questa è la casa dei tifosi e sarà oggetto di un ragionamento che si farà in maniera aperta con tutti. Noi c’è l’abbiamo messa tutta per fare il miglior progetto». Tirato in ballo anche il nuovo piano sanitario regionale in via di sviluppo e la necessità di riorganizzazione: chiaro il riferimento alle sole cliniche private esistenti nel territorio perugino e al ‘tetto’ dei posti letto vigenti. Se ne parlerà più avanti. Rassicurazioni di Anibaldi sulla fruibilità per le persone con disabilità.

IL MESSAGGIO DI PAOLO DI CANIO – VIDEO

Nodo antistadio e convenzionamento

Lucarelli in un paio di circostanze ha già ribadito il concetto: «Dove si allenerà la Ternana?». C’è da trovare una location per il centro sportivo: «L’antistadio – l’intervento di Tagliavento sul tema – sarà l’ultimo ad essere smantellato, ci riguarderà fra tre anni». Serve una soluzione: «Due o tre campi in erba naturale e sintetica per le sedute. Bandecchi si sta muovendo». Nel progetto del nuovo Liberati non ci sono aree da espropriare: «Ricordo – ha voluto ribadire il vicepresidente di via della Bardesca – che è tutto finanziato da un privato. Le cinque cliniche nel Perugino hanno un convenzionamento dei loro posti del 100% ed il rischio imprenditoriale è pari a 0. Qui si chiede l’accreditamento per il 50% per mantenere uno standard qualitativo di alto spessore». Al termine della concessione da 33 anni lo stadio sarà di proprietà comunale: «La parte privata – ha infine aggiunto Anibaldi – resterà così, ma è vincolata a garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’operazione per quel che concerne i ricavi». In questa fase sarà nominato – sponda Comune – un Responsabile unico del procedimento. Mirino puntato sul dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini, già Rup dell’iter PalaTerni.

LE CASE DI CURA PRIVATE NEL PERUGINO

Il gruppo di lavoro

Il concept e il ‘luogo del cuore’

Nel concept dello studio si legge che la «finalità ambiziosa è quella di realizzare un luogo del cuore, uno stadio di calcio che diventi l’orgoglio della città e della squadra, in linea con le migliori e più moderne esperienze internazionali, modello e punto di eccellenza nel panorama italiano.L’intervento, che completerà la previsione urbanistica della ‘Città delloSport’ dovrà comporre un ‘nuovo paesaggio’, un nuovo spazio collettivo, multifunzionale, aperto a più livelli di fruizione , tramite una nuova grande piazza contemporanea della città, aperta 24 ore su 24, accessibile alle famiglie che potranno trovarsi alle varie ore del giorno e della sera durante l’intera settimana. Sarà un’opera di rigenerazione dell’esistente e di trasformazione di aree contigue al nucleo urbano (attualmente né campagna, né città) quali l’area limitrofa al cimitero cittadino e l’area detta di ‘Ternanello’, pubbliche e private che genereranno un luogo urbano, conviviale perfettamente integrato alla scala della città.Sarà un luogo aperto dove si possa fare la spesa, incontrare amici, praticare sport e partecipare a eventi sportivi e di spettacolo. Uno stadio con ristoranti, bar negozi, e tante altre funzioni che caratterizzano un moderno ed emancipato quartiere cittadino. Sarà uno stadio accessibile pedonalmente attraversando la strada o percorrendo un nuovo sottopasso pedonale, servito da un sistema di trasporto pubblico efficiente anche se ovviamente provvisto di parcheggi secondo la normativa Uefa e Fgci. Uno stadio nel cuore della città, come accade a Londra (Chelsea,West Ham, Fulham) con il nuovo stadio del Tottenham passando per Crystal Palace, Arsenal. oppure in Spagna o in Germania. Un nuovo impianto moderno, accogliente completamente coperto, smart che offre livelli di corporate e di hospitality e insieme elevati livelli di sicurezza». Aprile 2022 e ottobre 2024, sfida lanciata.

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