Ternana, showtime progetto nuovo stadio

Martedì mattina lo studio di fattibilità è stato consegnato al Comune: scatta l’iter per le autorizzazioni

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LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AL ‘THE SPACE’  ED I DETTAGLI – VIDEO
LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE – GUARDA
IL VIDEO DEL PROGETTO – GUARDA

La consegna al Comune c’è, si può iniziare a fare sul serio e a far partire il countdown per le autorizzazioni. Lo studio di fattibilità del nuovo stadio ‘Liberati’ è nelle mani del sindaco Leonardo Latini: martedì mattina, come annunciato la scorsa settimana da via della Bardesca, la Ternana – nella figura del vicepresidente Paolo Tagliavento – è entrata a palazzo Spada per il passaggio formale con il primo cittadino. Ora la presentazione alla stampa e l’avvio dell’iter. Come noto è prevista anche la realizzazione di una clinica privata nel terreno di proprietà rossoverde in strada di Santa Filomena. Alle 16.45 la presentazione al pubblico – aperta solo alla stampa – con l’iniziativa al The Space.

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La valenza

Alle 11 l’appuntamento a palazzo Spada: «La Ternana Calcio – le parole del sindaco Leonardo Latini – ci ha formalmente consegnato lo studio di fattibilità del nuovo stadio Liberati nell’ambito di un progetto imprenditoriale più ampio e che comporta un notevole investimento economico. Si tratta di un’importante opportunità di sviluppo per la città che valuteremo con straordinaria attenzione, per tutte le parti di nostra competenza. Lo faremo da un punto di vista tecnico, così come prescrive la normativa, oltre che considerando la valenza economico e sociale del progetto stesso che s’inserisce in un quadro più ampio di rilancio della città di Terni in prospettiva di medio-lungo termine, per un’auspicabile ripresa post-pandemia». In Comune anche il project manager del progetto, Sergio Anibaldi.

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Il quartiere moderno

L’obiettivo del progetto – continua Latini  – è realizzare un modernissimo quartiere dello sport e dello spettacolo, capace di fornire servizi attrattivi per un’area vasta, ben più ampia della conca ternana. Questo nuovo quartiere dello sport e dello spettacolo sarà fortemente connesso con il centro cittadino, che immaginiamo potrà avvantaggiarsi e rilanciarsi grazie all’attrattività garantita dal polo palasport-stadio-piscine praticamente a ridosso delle mura cittadine e in una situazione quasi unica in Italia, ma già utilizzata in altre importanti città europee. Condividiamo dunque l’idea secondo la quale uno stadio non debba intendersi soltanto come un impianto sportivo, ma come il fulcro di una serie di attività che portino sviluppo all’intera comunità. Naturalmente auspichiamo che il nuovo Liberati possa assicurare, in un futuro prossimo, il degno palcoscenico per la massima espressione del calcio cittadino, la Ternana, che finalmente è tornata a far parlare di sé in tutta Italia con un progetto serio e innovativo e che attraverso la società del presidente Stefano Bandecchi si prefigge traguardi ambiziosi». Poi entrerà in azione la Regione per la clinica privata – sarebbe la prima in provincia di Terni contro le quattro nel Perugino – da 200 posti, 100 dei quali convenzionati con il sistema sanitario regionale. Ed è qui la vera sfida.

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Conferenza di servizi e tempistiche

L’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati ha ricordato le tempistiche: «Dal punto di vista tecnico l’iter che inizia oggi è complesso, ma ben definito, così come prescritto nei commi 304 e 305 dell’art.1 della Legge 147 del 27 dicembre 2013. Una volta ricevuto lo studio di fattibilità, corredato dal piano economico finanziario, all’Amministrazione comunale viene chiesto di convocare un’apposita conferenza di servizi per valutare il progetto stesso e dichiarare, entro 90 giorni, il pubblico interesse della proposta. Si tratta di una procedura che dovrà coinvolgere diversi soggetti, oltre ai nostri stessi tecnici». Poi, a seguito dell’approvazione, «la Ternana Calcio dovrà presentare al Comune il progetto definitivo. A questo punto ci sarà una seconda conferenza di servizi decisoria alla quale saranno chiamati a partecipare tutti i soggetti ordinariamente titolari di competenze in ordine al progetto definitivo. Questa conferenza potrà richiedere al proponente modifiche al progetto strettamente necessarie. Se il progetto comporta atti di competenza regionale, la conferenza di servizi è convocata dalla Regione che delibera entro 180 giorni dalla presentazione del progetto esecutivo. Il provvedimento finale sostituisce ogni autorizzazione, o permesso comunque denominato necessario – conclude – alla realizzazione dell’opera e determina la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera».

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