La ‘vecchia’ politica boccia quella ‘nuova’

Terni, l’ex parlamentare Mario Bartolini: «Per il centro sinistra e per lo stesso Pd a Terni vi è una sola certezza: la sconfitta» – Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

Terni, Palazzo Spada, una riunione del consiglio comunale. La “cronaca”: «L’opposizione si fa utilizzando tutte le possibilità offerte dal sistema democratico, ma i gruppi dell’opposizione, il loro ruolo, lo esercitano in un solo modo: proteste senza proposte, linguaggio non degno di una sede istituzionale, utilizzo strumentale di propri interessi politici senza nessuna disponibilità al dialogo, che invece è indispensabile per affrontare i reali problemi della città». E la maggioranza? Ancor peggio: «La maggioranza si limita a reagire ai forsennati attacchi dell’opposizione coi soli interventi del consigliere Faliero Chiappini e del capogruppo Andrea Cavicchioli».

Mario Andrea Bartolini

La penna è quella di un vecchio politico, Mario Andrea Bartolini che ha scritto per il giornalino della ‘Associazione Berlinguer’. Una cronaca che racconta la sorpresa, la delusione e, infine, la disperazione di un uomo che ha avuto ruoli importanti nella Cgil, in Parlamento, nelle amministrazioni locali. Uno della generazione dei “rieccoli”, quelli di cui si diceva: «So’ sempre loro».

Ma com’era, e com’è diverso il “sentire politico” di quella generazione. Quale altra classe e serietà. A renderne conto basterebbe solo il richiamo – che Bartolini fa – al linguaggio: dov’è finito il rispetto per le istituzioni? Si chiede. Ma il problema è: c’è chi tiene a mente che esse sono la comunità, la sovranità della gente, la democrazia? Che sono di proprietà dei singoli cittadini e contemporaneamente del loro insieme: delle famiglie, dei deboli e dei forti, dei ricchi e di chi vive del proprio lavoro quando ce l’ha.

Un uomo che è stato la “vecchia” politica, che è vissuto e vive “a sinistra”, non può non sentirsi scoraggiato, deluso, reso disperato quando in quell’aggregato politico che in teoria dovrebbe essere l’evoluzione delle sue idee di allora trova «indifferenza, passività e non vorrei pensare complicità. Qual è il vero pensiero di questa maggioranza? – si chiede Bartolini – C’è unità d’intenti o ognuno agisce per conto suo o per conto di una componente o un sottogruppo per seguire interessi particolari?». Ed ancora: «Quale contributo viene dalla maggioranza nel programmare e rendere efficace l’azione amministrativa?». Come s’intende costruire una risposta “vera”, fatta di contenuti e proposte, all’atteggiamento «negativo e distruttivo dell’opposizione»? Ed infine: «Come si spiega l’indifferenza del Pd simboleggiata anche dal silenzio dei suoi massimi dirigenti compreso il segretario comunale?».

Non serve la lunga esperienza politica di Mario Andrea Bartolini per condividere con lui il concetto che andando avanti così «per il centro sinistra e per lo stesso Pd a Terni vi è una sola certezza: la sconfitta».

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