Laboratorio in fiamme, l’appello degli artisti: «Aiutateci a ricominciare»

Ylenia e Alessandro, gli artisti che animavano la creative factory perugina ‘Peter Panik’, lanciano una raccolta fondi per rinascere dalle ceneri

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nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 aprile è scoppiato un incendio nel container usato come laboratorio e magazzino da Peter Panik, piccola realtà artigianale con sede tra le colline intorno Perugia. Ora, Ylenia e Alessandro, gli artisti che la animavano, lanciano un appello: «Aiutateci a salvare il nostro piccolo regno».

Oggetti unici creati con materiali di riciclo

Entrambi appassionati di arte, fai da te e recyclart, Ylenia e Alessandro per la loro creative factory avevano puntato sul riuso di oggetti che la gente normalmente getta via, da cui nascono idee per amore di un mondo più ecosostenibile, un contributo a rimettere in circolo materiali smaltiti precocemente, spesso a causa del consumismo dilagante: lampade realizzate con caffettiere moka, quadri che prendono forma da vecchie musicassette, legno e ingranaggi di recupero che si trasformano in creature straordinarie.

«Il nostro mondo in cenere»

«Il nostro container ospitava di tutto: gli accumuli di materiali e attrezzature di una vita, sudore, lacrime, gioie e tanti ricordi – raccontano Ylenia e Alessandro – oggi, purtroppo, il materiale a cui stavamo lavorando e quello messo da parte e la merce per la stagione estiva, oltre a tutta l’attrezzatura, sono un ammasso unico e informe di legno, plastica, alluminio, rame. È andata persa una lunga lista di oggetti, forse insignificanti per molti, ma oro per le nostre mani, che negli anni li hanno con amore accumulati, sottraendoli a cassonetti, isole ecologiche, traslochi, sgomberi e discariche a cielo aperto, per dare a ognuno di essi una nuova vita e una nuova storia da raccontare».

La raccolta fondi

Non potendo far fronte a un così disastroso evento con le loro sole forze dopo questo anno di inattività, hanno deciso di raccontare il loro dramma e di chiedere aiuto sui profili social, lanciando la campagna #savepeterpanik e una raccolta fondi. (qui i link per donare: su GoFundMe o PayPal): i soldi serviranno poter ripristinare il container e l’impianto elettrico, acquistare nuovi macchinari e utensili e parte dei materiali non riciclabili ma necessari per le lavorazioni come colle, resine, paste modellabili, vernici, materiali di ferramenta ed elettrici, scaffalature, contenitori. La speranza è quella di ripristinare tutto in 2/5 mesi per tornare nelle piazze e nelle strade con la loro arte.

«Anche noi vogliamo ripartire dopo il Covid»

«Sappiamo di chiedere molto in questi tempi cupi che tutti stiamo vivendo – scrivono – esperiamo che ognuno possa tornare presto al proprio lavoro, così come avremmo voluto fare noi il prima possibile. Chiediamo un piccolo gesto di solidarietà, di qualunque forma esso sia, per tornare operativi quanto prima. In tanti ci stanno già aiutando in questa impresa e in tanti si stanno offrendo di donarci materiali».

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