«Tutti i cantieri e le conseguenti turbative al traffico saranno rimossi entro il corrente mese di dicembre»: parola di Anas, che ha risposto ufficialmente così, tramite una lettera, alle lamentele degli utenti in merito alla situazione dei ripetuti e infiniti lavori stradali lungo il raccordo Terni-Orte, anche mercoledì protagonista di numerosi disagi per gli automobilisti. A sollevare il caso è stata in particolare l’Unione nazionale consumatori Umbria Aps Ets, dopo l’ennesimo incidente che il 30 novembre è costato la vita a un 34enne di Gallese (Viterbo).
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Nessuna responsabilità
Nella missiva – indirizzata anche a Regione, Provincia e procura di Terni – l’Anas innanzitutto sottolinea che l’incidente mortale «non risulta in alcun modo correlato a turbative al traffico derivanti dall’esecuzione di lavori di manutenzione programmata». Premesso questo, la società chiarisce che «sta attuando un programma di riqualificazione e potenziamento dell’intero itinerario E45, composto dalla SS 575 e dalla Ss 3 bis, senza precedenti in termini di impegno finanzario, pari a circa 600 milioni di euro interamente finanziati, e di impegno delle imprese umbre coinvolte». Gli interventi riguardano «il risanamento profondo della pavimentazione, il risanamento strutturale e il miglioramento sismico di ponti e viadotti, l’ammodernarmento delle barriere di sicurezza, l’ammodernamento degi impianti tecnologici, la sostituzione della segnaletica verticale, il risaramento dei muri laterali di sostegno e altre opere complementari». Andrà davvero così?
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