‘L’anno che verrà’: svelata la lista dei nomi che parteciperanno al concertone di Perugia

Conferenza stampa venerdì in Regione con Amadeus

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di G.R.

L’attesa è finita ma sugli artisti che il 31 dicembre saliranno sul palco de ‘L’anno che verrà’ resta un velo di incertezza. Amadeus ne aveva parlato anche giovedì a Radio 1 box nominando Umberto Tozzi, Raf, i Ricchi e Poveri, Nek, Francesco Renga, Dargen D’Amico, Iva Zanicchi e Piero Pelù. L’idea del conduttore è quella di «un grande karaoke durante il quale tutti, di qualsiasi età, possono cantare e festeggiare l’anno che verrà». La scelta del secondo programma italiano più è seguita appare evidente anche secondo quanto dichiarato nella conferenza della vigilia a palazzo Donini.

‘L’anno che verrà’: cresce l’attesa tra turisti e perugini – Videointerviste

I cantanti

Sul palco non ci sarà sicuramente la spalla Nino Frassica rimasto bloccato dal Covid. La decisione è di non sostituirlo e tra i comici presenti ci sarà la supercoppia di Tale e Quale Show formata da Francesco Paolantoni e Gabriele Cirillo: «Sono stati una rivelazione e abbiamo scelto di riproporli anche con alcune imitazioni caratteristiche». Amadeus ci ha scherzato sopra: «Vorra dire che parlerò più piano per prendere tempo con il conto alla rovescia». Per il resto Del cast erano già stati annunciati Piero Pelù, Francesco Renga, Nek, Dargen D’Amico, Umberto Tozzi, Raf, Mr. Rain, Modà, Iva Zanicchi, Noemi, LDA, Ricchi e Poveri, Sandy Marton, Donatella Rettore e Tracy Spencer. Insieme a loro ci saranno anche Mattia Bazar, Ice MC, Tancredi e, come si legge nel comunicato, «tanti altri». A darne i numeri dell’evento è il direttore di Rai1 Stefano Coletta: «Ci saranno tre ta artisti che canteranno 70 brani, il corpo da ballo è formato da 14 persone e in tutto sono state coinvolte 230 persone».

‘L’anno che verrà’: il sorriso dei commercianti in attesa del concertone

Donatella Tesei (presidente Regione Umbria)

«L’anno che verrà è un’occasione di promozione vera per la nostra ragione frutto di un rapporto stretto con la Rai molto proficuo. L’evento dello scorso anno a Terni aveva un valore particolare ma era un momento storico diverso. Quella di quest’anno sarà un’edizione al massimo splendore che finalmente si potrà tornare a godere in piazza».

Paola Agabiti (assessore regionale Umbria)

«L’immagine della meravigliosa Umbria e di ogni angolo della nostra regione verranno veicolate in milioni di famiglie italiane e non solo grazie a Rai International. Ringraziamo Rai.com e il dottor Grignani per questa collaborazione partita nel 2020 e che continueremo con altre trasmissioni come Linea Verde e Mezzogiorno in famiglia. Avremo una vetrina privilegiata sui canali Rai e valuteremo effetti reali degli investimenti in termini economici. Questo biennio era già previsto inizialmente».

Andrea Romizi (sindaco di Perugia)

«Sono contento di questa occasione per la città, siamo felici e onorati. Ringrazio Grignani, Coletta, Amadeus e tutte le belle maestranze che abbiamo conosciuto e visto all’opera. C’è un bel fervento tra i nostri concittadini. L’evento arriva in un momento storico in cui Perugia torna ad essere vissuta moltissimo anche studenti e turisti. La pianificazione sta dando i suoi frutti e ne vedremo i benefici anche nel futuro prossimo».

Luca Merli (assessore comunale Perugia)

«Possiamo dire lavoro compiuto. Un grande evento implica un impianto di sicurezza per fare vivere in serenità e tranquillità. Vorrei ringraziare il prefetto di Perugia, il signore questore e tutte le forze dell’ordine».

Stefano Coletta (direttore Rai Uno)

«Mi aspetto un altro successo dopo quello dello scorso anno a Terni. Per noi che facciamo questo mestiere reclusi in uffici o studi televisivi incontrarsi sul territorio è bello e importante. Ci aspettiamo di consegnare alla platea del paese una serata di leggerezza. Dopo un triennio piuttosto complicato, questo è il primo anno successivo alla ferita pandemica che ha creato un’impossibilità di relazioni e pensieri leggeri. Gli italiano non hanno bisogno di modelli positivi ma di qualcuno che li accolga come Amadeus che è dotato di una grandissima umanità e semplicità. Arrivato a Perugia, guardavo la città e pensavo a quante persone in questo periodo di grande difficoltà hanno dovuto chiudere i loro esercizi. Perugia chiama grandi valori artistici e veicola i valori del fare e della frugalità nella parte culinaria pensando ai valori dell’Umbria. Amadeus aprirà la sua casa tutti gli italiani con un cast molto colorito e divertente. La quota musicale è abbondantissima ma c’è anche un contesto comico di cui gli italiani hanno bisogno. Il servizio pubblico non deve solo informare e consegnare notizie ma anche spezzare le solitudini che ci sono nelle case, riuscire a fare evadere chi guarda la TV da una realtà che magari non è così bella. La Rai con tanti uomini e donne che si mettono insieme realizza uno spettacolo che è un dono. La speranza è che il 2023 sia un anno meno complicato. La posizione del direttore artistico e della Rai quando c’è una situazione giuridica in corso è di aspettare che la giustizia compia il suo corso. Madame è indagata e c’è presunzione di innocenza. Per quanto riguarda lo share, i dati hanno hanno rispecchiato ciò che accadeva nella realtà. Il lockdown è stato così anomalo da portare oltre il 33. Io non mi aspetto nulla, voglio che gli italiani ricevano un prodotto di qualità. In noi ci sta sempre una parte competitiva ma facciamo meno paragoni perché gli eventi dell’ultimo triennio hanno segnato».

Pietro Grignani (direttore Rai Com)

«Lucia, Cristiano, Antonella. Questi sono solo alcuni dei tanti nomi delle persone che da mesi lavorano perché questo evento riesca. È una parte sommersa, che non siede tra noi ma senza le quali non succede nulla. Un plauso all’assessore Agabiti che ha saputo costruire una strategia e realizzarla. Alla base ci sono voglia, interesse e motivazione. Siamo l’Italia, non ce n’è per nessuno».

Amadeus

«Ringrazio gli umbri per questa accoglienza per il secondo anno consecutivo. Stiamo bene questo giorni e ci dispiace andare via. Mi piacere ricordare che ogni città ha tradizioni, cultura, storie e bellezze. Capodanno è uno degli eventi Rai più importanti. Unisce lo show fatto di divertimento e musica che è per l’intera Italia a un riflettore puntato su una città e una Regione. Tutto il pubblico italiano, anche chi non c’è stato, conoscerà l’Umbria. L’evento ha la missione di regalare immagini belle della Regione e ha l’imbarazzo della scelta. Come ha detto Coletta, l’intrattenimento non deve mai mancare perché il pubblico ne ha bisogno. Le canzoni devono essere riconoscibili, cantabili e orecchiabili. A casa o nei locali possono avere la televisione anche come sottofondo. Bisogna unire un target che va dai più ai meno giovani, per questo abbiamo varietà nel cast. A Terni siamo stati molto bene ma stavamo tirando fuori la testa e il pubblico era ancora lontano, l’anno precedente eravamo in studio a Roma. La piazza non ha paragoni, non ne ha per nessuno. Qualsiasi evento si organizzi è naturale ricevere dei si e dei no. Non dirò i no perché non è corretto perché dietro ci sono tanti motivi. Un evento come Capodanno si organizza mesi prima e il 99% delle persone ha detto di si. Fortunatamente le piazze sono tornare a vivere e gli artisti a esibirsi. In questo 12 mesi tutti abbiamo avuto momenti belli e momento brutti. Alla vita di ognuno si aggiungono guerra e pandemia che ci accomunano. La speranza per il 2023 è sempre migliore di quello che può essere. Ho il nonno di Trevi e sicuramente da bambino sono stato a Perugia ma da adulto è la prima volta. Avevo il satellitare della mia macchina e il navigatore del cellulare e mi sono perso trovandomi dietro il palco con il vigile che mi ha fatto fare tutto altro giro. Mi ha fatto sorridere che non riuscivo ad arrivare all’albergo. Non sapevo fosse una città così in salita, voi non avete bisogno di andare in palestra. Basta che dimentichiate una cosa a casa. Mi hanno accolto tutti benissimo trattandomi come l’amico della porta accanto. Ho mangiato la bruschetta con i broccoli e gli gnocchi. Per quanto riguarda SanRemo, il caso Madame non è un problema ora come ho dichiarato giorni fa. Il no della Toffanin risale al 2020, al mio primo festival. Ho un rapporto con la sua manager e ci siamo sentiti tante volte senza affrontare l’argomento. La reputo molto brava e le porte sono aperte, chissà se per il prossimo anno. Per le due presentatrici ho un’idea e mezza».

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