Latini: «Bandecchi ha mancato di rispetto alla città». La replica: «Non fare il cretino con me, caschi male»

Il sindaco prende posizione in modo diplomatico, il presidente rossoverde replica ma è più diretto. Parlano anche Pd e Senso Civico

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Domenica, a 24 ore dalle tensioni esplose allo stadio ‘Liberati’ dopo la sconfitta interna per 2 a 1 contro il Cittadella, il sindaco di Terni Leonardo Latini è intervenuto – in maniera piuttosto diplomatica – sulle esternazione del presidente del sodalizio rossoverde, Stefano Bandecchi. «Nessuno può permettersi – afferma il primo cittadino via social – di mancare di rispetto a una città che più volte ha riconosciuto il valore delle azioni fatte in suo favore. Da sindaco non dimentico quanto il presidente Bandecchi ha fatto per la città, ma al contempo non posso accettare che Terni e i suoi cittadini vengano offesi in tale maniera. Mi dispiace che il presidente abbia reagito in modo scomposto nei confronti di chi lo ha accolto. Sta a lui ora onorare nel migliore dei modi il riconoscimento della cittadinanza che la nostra comunità tramite il consiglio comunale gli ha concesso».

La replica: «Latini, non fare il cretino con me che caschi male»

Molto meno diplomatica – come nel suo stile – la replica di Bandecchi al sindaco, via social: «Ho letto il suo post e dico a Latini: ma ti ci metti anche tu a fare ‘ste cose scemine? Io ho offeso i cittadini di Terni? Latini, per trovare dieci voti non è che tu devi ora attaccare me. Primo perché sbagli completamente indirizzo, secondo perché sbagli interlocurtore e terzo perché ti metti in una battaglia in cui vai a fare una brutta figura. Io ho offeso quesi quattro dementi che comunque stavano là. Poi, Latini, se ti sei offeso tanto, la mia cittadinanza onoraria è a tua piena disposizione, quindi fanne ciò che vuoi. Però non fare il cretino con me perchè la politica poi diventa difficile e tu caschi male. Ciò che hai fatto – conclude Bandecchi – è sotto gli occhi di tutti».

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Pd Terni: «Bandecchi chieda scusa»

Il Pd di Terni, dal canto suo, ritiene invece che «l’episodio dello sputo che ha portato il presidente della Ternana Calcio ancora una volta in cronaca nazionale, è una manifestazione brutta, orribile, che fa parte di un atteggiamento irricevibile e del tutto estraneo alla cultura civile e tollerante dei ternani e degli umbri. La Ternana è un patrimonio cittadino dalla lunga storia fatta di cadute e vittorie. C’era prima di lui e continuerà ad esserci dopo, ad appassionare ed emozionare i tifosi e la città. Così come lo stadio ‘Liberati’ è un patrimonio della città di Terni e dei ternani, come lo è stato la ‘pista’ di viale Brin: non è un presidente pro tempore, che lo ha solo in temporanea concessione e solo per i colori rossoverdi, che può disporne a piacimento. Se ne faccia una ragione Bandecchi – conclude il Pd di Terni – e faccia il suo lavoro, quello per cui è venuto, cercando di farlo al meglio, rispettando la storia di Terni e della Ternana e chieda scusa ai cittadini e ai tifosi». Linea condivisa dal consigliere regionale Dem Fabio Paparelli: «Un presidente che sputa in faccia ai tifosi – afferma – è come avesse sputato in faccia alla città intera. Occorre una iniziativa bipartisan per ritirare la cittadinanza a chi la offende e mette solo in cattiva luce».

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Senso Civico

«Ho criticato spesso – afferma il consigliere comunale Alessandro Gentiletti – il candidato sindaco Bandecchi, non ho votato per il conferimento della cittadinanza onoraria a suo favore, nonostante compresi la riconoscenza di tutti gli altri consiglieri per l’impegno profuso da Terni col Cuore durante la pandemia. Fra noi, che abbiamo visioni radicalmente alternative, è inoltre sempre intercorso rispetto, anche nei momenti di più aspra critica. Comprendo le tensioni post partita e le emozioni che si attraversano sul campo di gioco. Tuttavia a nome di tanti ternani gli chiedo di scusarsi per le reazioni avute oggi nei confronti della nostra curva Est, che non merita simili reazioni. Una curva che ci mette cuore e anima da una vita per i nostri colori. Mi auguro che sapremo offrire a Terni valide alternative, anche se radicalmente diverse, sempre nel solco dell’educazione e di un confronto politico ispirato – conclude – al rispetto nei confronti della nostra città».

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