Matteo Salvini, il segretario federale della Lega Nord, ha fatto nuovamente tappa a Terni, accompagnato dal senatore Stefano Candiani e dal consigliere regionale Emanuele Fiorini ed è stato di nuovo un tripudio di ‘selfie’ – ai quali lui non si è certo sottratto – con i sostenitori del carroccio. Poi, tutti sotto la nuova sede del partito, in via Angeloni, per il tradizionale taglio del nastro.
La sede «Grazie a tutte quelle persone che hanno contribuito all’apertura di questa sede – ha detto Salvini – che rappresenta un segnale importante di presenza sul territorio. Siamo qui e non ci accontentiamo di partecipare, ma vogliamo vincere. Ecco perché ci proponiamo di vincere le comunali di Terni con un sindaco della Lega appena si andrà a votare. Il 5 giugno, intanto, si vota in tante città e io tornerò sicuramente in Umbria prima delle elezioni, a Città di Castello, Assisi e ovunque riesca ad andare nei prossimi giorni. La situazione a Roma? Oggi presentiamo la nostra candidata a sindaco, la Meloni, che arriverà sicuramente al ballottaggio, sostenuta, spero, anche da altri. Ma non possiamo forzare la mano a nessuno. Chi può vincere a Roma è la Meloni. A chi fa altre scelte, auguri».
PARLA MATTEO SALVINI – IL VIDEO
Gli interventi La sezione, ha detto il senatore Candiani, «per Terni è una grande opportunità, considerando anche le criticità che sta vivendo in questo momento la città e in generale tutta la Regione, tra sanità, trasporti e decrescita economica. Noi vogliamo ripartire dal territorio, creare opportunità di confronto e presentarci alle prossime elezioni a Terni con un nostro candidato», mentre Fiorini ha ricordato che «due anni fa ed eravamo tre persone, adesso siamo in consiglio regionale, ci candidiamo per le prossime elezioni amministrative e abbiamo aperto la sede. Chi vuole può venire e parlare con noi. Siamo qui per ascoltare le problematiche dei cittadini ed accogliere proposte e iniziative».
La targa rubata Nel corso della notte precedente all’inaugurazione, la sede della Lega Nord di Terni è stata oggetto di un atto di vandalismo: è stata asportata la targa con nome e simbolo del partito che era stata posizionata di fianco al portone. Gli agenti della Digos, diretti dal commissario capo Marco Colurci hanno rapiamente individuato gli autori del gesto: due giovani, italiani di 29 e 28 anni, da tempo residenti nella provincia di Terni, che dovranno rispondere di furto aggravato ‘di cosa esposta alla pubblica fede’ e danneggiamento.