Disegno di Leonardo, Terni diserta Milano

Sulla scoperta di Tomìo c’è stato un incontro organizzato dalla città metropolitana in cui si parlava di Monnalisa e del famoso quadro delle Marmore, ma gli unici segnali di vicinanza arrivano da Perugia

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di P.C.

Nessun rappresentante del Comune di Terni né della Regione Umbria al convegno ‘I luoghi dell’anima – I paesaggi lombardi di Leonardo Da Vinci tra terra e acqua’, giovedì mattina a Milano, nel corso della quale si parlava anche della scoperta fatta da Luca Tomìo sul paesaggio che ritrarrebbe la Cascata delle Marmore, che si trova proprio a Terni. 

TUTTO SU LEONARDO ALLA CASCATA

Imprimatur dal Comune di Perugia

La presentazione a Perugia

Già detta così ci sarebbe di che meravigliarsi, considerando la portata storica della notizia. A ciò si aggiunge che l’unico ‘cenno’ di presenza è arrivato dal Comune di Perugia, addirittura dal sindaco Andrea Romizi, che non potendo presenziare ha inviato una accorata lettera di sostegno all’attività dello storico dell’arte. Proprio nel capoluogo, del resto, la scoperta e il successivo libro intervista, scritto con Marco Torricelli, hanno trovato terreno fertile, con un editore sensibile (Morlacchi), un artista che si è prestato a ‘reinventare’ Leonardo stilizzandolo con un disegno dei suoi in copertina (MaMo Donnari), infine con un pubblico che ha partecipato in modo massiccio alla presentazione, dando vita ad un dibattito che andava al di là del libro e sfociava nell’interpretazione scientifica della scoperta.

Il disegno in Umbria

Incontro milanese sulla Monnalisa

Il celebre disegno ‘8P’ di Leonardo da Vinci, custodito per anni nelle Gallerie degli Uffizi arriverà a Perugia nel 2020, ospitato all’interno della Galleria Nazionale Umbra. Un appuntamento che segnerà anche il primo passo verso un approfondimento degli studi sul disegno del ‘genio’, che vedranno anche il supporto accademico. Del resto Fabio Marcelli, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Perugia, è stato uno degli ultimi a dire pubblicamente che la tesi di Tomìo è a suo giudizio corretto. Intanto, presso l’ateneo Roma Tre sono in corso di studio delle rielaborazioni grafiche che confermerebbero come il bordo che si intravede accanto alla cascata sarebbe quello di Papigno.

 

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