Una lite tra condomini terminata con un accoltellamento alla mano sinistra. Questa la ragione che ha portato all’arresto di un 63enne a Città di Castello da parte dei carabinieri: l’uomo è stato immobilizzato con l’impiego del taser e per lui le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca.
Il caos
I militari, giunti sul posto, hanno trovato un 54enne – è stato trasportato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di 14 giorni – che ha riferito di aver litigato con il suo vicino e di essere stato colpito. L’aggressore era all’interno dell’abitazione e aveva con sé un coltello da 36 centimetri di lunghezza: ha mantenuto un atteggiamento ostile e aggressivo a causa dell’abuso di alcol. «All’ennesima minaccia – sottolinea l’Arma tifernate – rivolta all’indirizzo dei carabinieri brandeggiando il grosso coltello, quest’ultimi, in una situazione di rilevante pericolo a cui erano esposti, si sono visti costretti ad usare la pistola ad impulsi elettrici in dotazione, osservando le procedure del caso, per cui sono riusciti a immobilizzare e rendere inoffensivo l’uomo, disarmandolo per poi condurlo in caserma». Per lui c’è l’arresto. Il giudice del tribunale di Perugia lo ha poi convalidato.