L’ospedale di Terni sulla tv giapponese

I danni da rialzo pressorio mattutino: i risultati di una ricerca svolta dal dottor Giacomo Pucci, ricercatore universitario e responsabile del Centro ipertensione ternano

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Dopo la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Hypertension, una ricerca coordinata dal dottor Giacomo Pucci – ricercatore universitario in medicina interna e attuale responsabile del Centro ipertensione arteriosa di Terni – è stata protagonista di alcune riprese televisive dell’emittente pubblica giapponese NHK, coordinata da Ichikawa Mamoru. 

La ricerca Il 21 settembre la troupe ha realizzato delle riprese negli ambulatori di Medicina interna dell’Azienda ospedaliera e un’intervista al dottor Pucci, in relazione ai risultati di una ricerca sui rischi associati a un certo tipo di ipertensione arteriosa. La ricerca è svolta interamente presso il nosocomio ternano e riguarda i possibili danni a livello del sistema cardiovascolare del rialzo pressorio mattutino, cioè dell’incremento transitorio dei valori pressori che si verifica nelle prime ore del mattino contestualmente al risveglio.

Invecchiamento precoce dell’aorta «Analizzando i profili pressori nelle 24 ore – spiega il dottor Giacomo Pucci – abbiamo notato che alcuni pazienti presentano significativi rialzi pressori acuti in concomitanza con il risveglio mattutino. In tali pazienti abbiamo riscontrato un invecchiamento precoce dell’aorta e delle principali arterie, da cui potrebbe derivare un livello di rischio cardiovascolare più elevato. L’interesse da parte dell’emittente NHK nasce dal fatto che i ricercatori giapponesi sono stati tra i primi a dimostrare una relazione tra picco pressorio mattutino ed eventi cardiovascolari; tra l’altro, il picco pressorio mattutino è particolarmente frequente proprio tra gli individui di etnia asiatica».

Studi sull’ipertensione I risultati della ricerca si inscrivono nel contesto degli studi sull’ipertensione arteriosa che il dottor Pucci continua a condurre e a coordinare presso la sede universitaria di Terni, raccogliendo in eredità il patrimonio di conoscenze a lui lasciate da Giuseppe Schillaci, professore universitario in medicina interna recentemente scomparso, ricercatore di chiara fama internazionale nel campo dell’ipertensione arteriosa e già direttore della struttura complessa di Medicina interna dell’ospedale di Terni. 

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