Lucarelli ‘bypassa’ Bandecchi. Poi cita Arvedi: «Non sempre 1+1 fa 2 nel calcio»

«Il calcio è bello per questo, non sempre 1+1 fa 2. La squadra è salute ed è viva, andiamo avanti così cercando di riuscire a fare qualche punto in più». Cristiano Lucarelli bypassa il ‘fuoco amico’ di Stefano Bandecchi e nella conferenza stampa prepartita preferisce concentrarsi su ciò che avverrà sul campo: in rapida sequenza Parma, Spal e la capolista Cremonese dopo il ko interno con il Monza che ha fatto scatenare l’imprenditore livornese. Citato anche il cavaliere Giovanni Arvedi per far passare un concetto, magari proprio al suo ‘capo’ toscano. I supporter rossoverdi hanno acquistato 241 biglietti per la trasferta.

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Benzina sul fuoco e mattoncino serenità

Sabto pomeriggio alle 14 il tour de force rossoverde prosegue con la sfida del Tardini. In avvio tuttavia è inevitabile un accenno all’ultima sparata di Bandecchi in merito alle scelte sbagliate (citati lo stesso tecnico, il ds Leone e la squadra) e le decisioni da prendere a fine campionato: «Siamo troppo vicini alla partita con il Parma e subito dopo c’è la Spal – le parole di Lucarelli sulle dichiarazioni del presidente – in un momento di grandissima difficoltà di questo gruppo per tutta una serie di avvenimenti, anche al di fuori del campo di calcio. Compreso l’incidente a Falletti. In questo periodo mi sono innamorato della Ternana e darò tutto per chiudere l’esperienza con un saldo attivo, non farei nulla che potrebbe creare ulteriori problemi al gruppo. Ci attendono  tre match veramente difficili. Vorrei portare il mio mattoncino di serenità: sono sempre per il governare nella maggior tranquillità possibile, senza mettere benzina sul fuoco». Niente risposta pubblica, magari in privato il discorso cambia. Si passa ai ducali ed ai guai: «Falletti? Con me ha sempre avuto rendimento buono, avrebbe fatto record di gol in B. Quello più vicino per caratteristiche è Capone. Questa è una stagione dove si sta scontando tutto ciò che ha funzionato lo scorso anno, sfortunata dentro e fuori dal terreno di gioco», l’amaro commento del trainer delle Fere.

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I numeri in difesa e la produzione offensiva

Quest’anno Lucarelli più volte si è ‘difeso’ tirando in ballo i numeri. Ci può stare, poi però contano i risultati: «Complicato preparare la partita ogni due giorni, si deve correggere le proprie e rivedere gli ultimi match degli avversari. Conosco i numeri di ciò che spendono a Parma perché mio fratello lavora lì, hanno un allenatore molto più bravo di me ed è quello che ha vinto più campionati – il riferimento a Giuseppe Iachini – in B: non gli sta venendo bene la stagione. Ultimamente abbiamo fatto bene, paghiamo spesso gli episodi e le ingenuità: fatta eccezione con Ascoli e il Brescia all’andata abbiamo sempre fatto le nostre oneste partite, avendo miglior possesso dell’avversario e calciato di più verso la porta. Martedì con il Monza – ha proseguito – sono stati fatti 14 tiri in porta contro 13, al cospetto di una squadra che per me è la più forte del campionato. Meritavamo il punticino», ha sottolineato tornando sull’incontro infrasettimanale. «Le occasioni le creiamo sempre seppur la produzione di gioco non sia più come quella di prima». Non esclusa la possibilità di utilizzare la difesa a tre: «Abbiamo dovuto mettere nell’armadio il nostro abito più bello e quindi dobbiamo un attimo adattarci alle esigenze. C’è necessità di far recuperare due-tre giocatori, ruotando in maniera intelligente. Salzano? Dopo ciò che è successo a Falletti vorremmo essere più cauti, il Covid debilita molto», ha specificato.

Lucarelli cita Arvedi: «Ci hanno messo molto a salire»

Il tecnico poi tira in ballo il nuovo proprietario di Ast per fare un ragionamento, magari tenendo a mente gli ultimi attacchi di Bandecchi: «Mi ricordo di aver detto ad inizio mercato che eravamo silenziosamente ambiziosi. Poi mi avete sentito parlare di 50 punti, il massimo della botta di vita che mi son dato. Credo che nessuno di noi sia soddisfatto al momento. Anche al netto delle difficoltà. Ma guardate la Cremonese: il cavaliere Arvedi – chiaro che Lucarelli sia andato a dare una controllata in merito – non è secondo a nessuno per capacità economiche: l’ha rilevata nel 2007 e in serie B ci è arrivato nel 2017. Nel 2017-2018 la Cremonese ha fatto il primo campionato  in B con Bisoli, Mandorlini, Tesser, allenatori non paragonabili a me e questa stagione, al 5° anno, sono in lotta per vincere. Negli altri salvezze sofferte. Hanno centro sportivo bellissimo e di una proprietà con capacità economiche incredibili. Il calcio è bello per questo, non sempre 1+1 fa due». Messaggio per il numero uno di via della Bardesca? Di certo non una cronistoria casuale quella ricordata da Lucarelli. Tra poco più di una settimana ci sarà proprio Ternana-Cremonese.

Il ritiro in Emilia Romagna

La Ternana giocherà a Parma e poi sarà resterà in Emilia Romagna per preparare il match di Ferrara: «La cosa forse più intelligente da fare è rimanere tra di noi, voglio avere la certezza che i ragazzi siano tranquilli e non siano rimasti turbati da una serie di situazioni. Stare insieme fa bene, siamo già un gruppo unito e con tanta solidarietà: fuori dal campo è stato un bollettino di guerra quest’anno, ma bisogna dare risposte virili nei momenti topici e loro lo hanno sempre fatto. Onestamente il calendario non è in discesa: ora sarebbe servita una rosa numericamente abbondante». Infine un ulteriore focus sul capitolo disciplinare ed il problema arbitraggi: «Molti dei miei cambi li faccio per finire gara in 11, il rammarico è che purtroppo la facilità di ammonizione che subiamo mi sta condizionando molto nella gestione delle sostituzioni. Non sempre riesco a fare ciò che vorrei». Arbitrerà Daniele Minelli della sezione di Varese. Out lo squalificato Ghiringhelli.

I convocati delle Fere

Portieri: Casadei, Iannarilli, Krapikas