Malattie della tiroide: «Due su tre a rischio»

Terni, i dati forniti dall’Aumat – Associazione Umbria malati tiroidei – costanti negli ultimi 5 anni

Condividi questo articolo su

«Le malattie tiroidee colpiscono 2 persone su 3». L’Aumat – Associazione Umbria malati tiroidei – nata per accogliere persone colpite da queste malattie e tutti coloro che vogliano offrire corretta informazione e supporto, a maggio, in occasione della settimana mondiale della tiroide, ha organizzato dei presidi medici sul territorio ternano e folignate proprio per la prevenzione. Venerdì mattina sono stati presentati i risultati degli screening.

Le malattie tiroidee «Bisogna pensare a quelle malattie – spiega Elio Proietti, presidente dell’associazione – in cui la tiroide ha un funzionamento alterato: Ipotiroidismo, quando funziona di meno e Ipertiroidismo, quando funziona di più. Vi sono poi quelle malattie in cui la ghiandola ha nel suo interno dei noduli e, infine, casi in cui il mal funzionamento della tiroide si associa ad altre malattie». L’Aumat è nata proprio per questo. «Compito dell’associazione è quello di dare informazioni e divulgare materiale scientifico, affinché tutte le persone siano ben informate su quelle che sono le problematiche di questa patologia. Oltre, ovviamente, stimolare le persone nella prevenzione, organizzando presidi sul territorio, con l’ausilio degli specialisti».

Settimana mondiale della tiroide A Terni, Narni e Foligno, a maggio, nella settimana mondiale della tiroide, sono state eseguite ecografie tiroidee a chi non aveva mai fatto tali controlli. Diversi specialisti sono stati a disposizione dei cittadini per dare informazioni e chiarimenti sulle patologie tiroidee. Complessivamente sono stati 387 gli screening effettuati su persone dai 40 ai 70 anni – età in cui prevale la patologia nodulare -, 106 sono risultati nella norma, mentre 281 hanno riscontrato varie patologie.

Nel dettaglio A Terni, su 150 screening eseguiti, 41 esaminati sono risultati nella norma, a 72 di loro è stato riscontrato un gozzo nodulare, a 37 alterazioni strutturali e 74 è stato chiesto di effettuare ulteriori esami specifici. A Narni, su 75 screening eseguiti, 25 esaminati sono risultati nella norma, a 26 di loro è stato riscontrato un gozzo nodulare, a 24 alterazioni strutturali e 16 è stato chiesto di effettuare ulteriori esami specifici. Insieme all’Aumat, a supporto dell’organizzazione, anche l’Anfi – Associazione nazionale finanzieri d’italia – che ha effettuato screening a Terni e Folgino. Per quanto riguarda Terni, su 92 screening eseguiti, 28 esaminati sono risultati nella norma, a 49 di loro è stato riscontrato un gozzo nodulare, a 15 alterazioni strutturali e 30 è stato chiesto di effettuare ulteriori esami specifici. A Foligno, invece, su 70 screening eseguiti, 12 esaminati sono risultati nella norma, a 33 di loro è stato riscontrato un gozzo nodulare, a 25 alterazioni strutturali e 3 è stato chiesto di effettuare ulteriori esami specifici.

L’INTERVISTA AL DOTTOR CAMILLO GIAMMARTINO – IL VIDEO

L’ambiente «Questi dati sono importanti – secondo il dottor Camillo Giammartino, direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’azienda ospedaliera di Terni – e costanti negli ultimi cinque anni, ma non possiamo definirli statisticamente significativi perché sono stati effettuati su una piccola percentuale della popolazione». Il dottor Giammartino sottolinea che «per quanto riguarda la tiroide non abbiamo dei dati che riescano a collegare in maniera diretta gli inquinanti atmosferici con le patologie tiroidee». Quello che, invece, può affermare con certezza il dottore, «è che la carenza di iodio rappresenta sicuramente un fattore di rischio molto importante, presente anche nell’area ternana, che però può essere arginato con l’uso di sale iodato che rappresenta l’unico strumento per la prevenzione della patologia nodulare tiroidea». L’altro fattore è, invece, «il tabagismo che spesso viene considerato poco rilevante, però quello che sappiamo per certo è che il fumo rappresenta un fattore di rischio molto importante anche per la tiroide».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli