Mancato accordo in Ast, verso lo sciopero

Terni, riunione rsu sul premio di risultato: la mobilitazione inizierà con un volantinaggio, poi a maggio l’astensione dal lavoro

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Dieci giorni di tregua sono passati, adesso è pronta a tornare alta la tensione all’Ast di Terni dopo il mancato accordo tra azienda e sindacati sul premio di risultato. Lunedì mattina si è svolta l’annunciata rsu di gruppo per discutere i passi da compiere sul fronte sindacale, passi che preannunciano un mese di maggio piuttosto ‘caldo’. Non solo meteorologicamente parlando.

Le tappe Si inizierà con un volantinaggio alle portinerie di viale Brin, che dovrebbe essere programmato per la giornata di martedì o comunque in settimana. In quell’occasione le segreterie di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb ufficializzeranno il passaggio successivo: un pacchetto di scioperi da mettere in pratica dai primi del mese prossimo, dopo il ponte del primo maggio, ma con modalità che saranno decise e comunicate in un secondo tempo.

Un percorso, questo, che era stato condiviso anche con i lavoratori nel corso delle assemblee che si erano svolte prima di Pasqua, quando era già chiaro che l’intesa difficilmente si sarebbe concretizzata. Nel corso dell’ultimo incontro tra le parti che si è svolto il 13 aprile l’azienda ha mostrato la disponibilità ad alzare la cifra del premio dai 400 euro lordi annuali iniziali a 500, ma ha anche confermato gli stessi criteri già annunciati (a partire dal TkVa) in merito alle modalità di accesso del premio stesso.

Proposta respinta E così le sei organizzazioni sindacali hanno espresso il loro «no» all’accordo, giudicando ancora insufficiente la proposta aziendale e riservandosi eventuali iniziative. Ora, dopo giornate di silenzio, le acque iniziano a muoversi e la mobilitazione – sempre che nel frattempo non sopraggiungano nuovi segnali da parte dei vertici aziendali – è più vicina.

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