Circa 4.000 metri quadrati utilizzati come una discarica abusiva di materiali edili di risulta. Sono stati scoperti dalla guardia di finanza del nucleo mobile della tenenza di Todi in un’area periferica di Collazzone: il terreno era intestato ad una società operante nel settore delle costruzioni.
I rifiuti: c’è di tutto
Vi erano accumulati scarti derivanti da demolizioni, oli disarmanti e resine, pannelli in poliuretano, residui di guaina bituminosa, lana di roccia, polistirolo espanso, oltre a due muletti fuori uso ed apparecchiature elettriche varie. «I rifiuti, pericolosi ed altamente inquinanti, posti a contatto diretto con il suolo, con l’esposizione prolungata agli agenti atmosferici, avrebbero – spiegano le Fiamme gialle – potuto contaminare le falde acquifere sottostanti, con notevoli rischi per l’ambiente. Pertanto, in collaborazione con i tecnici dell’Arpa di Todi, è stato approfondito l’esame dei luoghi, rilevando anche la presenza di ulteriore materiale da sottoporre ad analisi per la possibile presenza di amianto».
Tutto sequestrato. Europa Verde interviene
L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo su disposizione della procura della Repubblica di Spoleto in vista delle operazioni di bonifica. Per quel che concerne il rappresentante legale dell’impresa è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione delle disposizioni riguardanti il codice dell’ambiente. «Un’altra discarica abusiva, un’altra bomba ambientale scoperta a Collazzone in provincia di Perugia dove l’opera meritevole dei carabinieri ha evidenziato una discarica abusiva. Ci preoccupa il fatto – la nota di Europa Verde Umbria sul tema a firma Gianfranco Mascia ed Eva Hausegger – che si tratta di rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti, posti a contatto diretto con il suolo, con l’esposizione prolungata agli agenti atmosferici, che potrebbero aver potuto contaminare le falde acquifere sottostanti, con notevoli rischi per l’ambiente. Chiediamo l’intervento di Arpa immediato, con analisi rapide, magari piú rapide di quanto accaduto con gli incendi di Terni. Auspichiamo anche che la Regione chiarisca rapidamente questa vicenda, verificando l’inquinamento nell’area e attivando, eventualmente, le bonifiche necessarie a preservare i cittadini della zona e il territorio. Ci domandiamo anche cosa ne sia del progetto Arpalert, il servizio di Arpa per la segnalazione delle discariche abusive e dei rifiuti abbandonati, del quale, da quando c’è la giunta Tesei, non si sente parlare più».