Non è ancora concluso il lavoro nelle campagne di Spoleto per domare il vasto incendio che negli ultimi giorni ha coinvolto una vasta area boschiva nella zona di Poreta. Canadair ed elicottero al lavoro anche nella giornata di sabato. Ci sono anche conseguenze per la popolazione, come informa il Comune di Spoleto.
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Dall’amministrazione avvisano che «per esigenze di sicurezza legate principalmente alla necessità di non investire i cavi elettrici durante le operazioni, nella zona di Bazzano, Santa Maria Reggiana, Poreta e Silvignano non verrà erogata l’energia elettrica fino a circa le ore 20 di questa sera (sabato, ndR). Ci scusiamo ovviamente con i cittadini residenti per il disagio che si sta creando, ma fin quando non sarà scongiurata la ripresa dell’incendio sarà necessario garantire tutte le operazioni di spegnimento necessarie». In realtà l’amministrazione ha poi aggiornato il quadro della situazione alle 13.55, rendendo noto il ripristino dell’energia elettrica. «Per il momento sono sospese le operazioni di spegnimento aeree. Non si esclude comunque una ripresa della stesse».
Anche i carabinieri forestali aggiornano il quadro della situazione: «Alle ore 20.45 di venerdì è stato dichiarato spento e nella serata sono rientrate nelle abitazioni le persone evacuate nella zona interessata dal vasto incendio. Si presume che la superficie a fuoco sia di 200 ettari di cui circa 120/130 di bosco; a fuoco anche 10 ettari di uliveto di pregio». Sabato mattina sul posto sono presenti due squadre dei vigili del fuoco con otto persone e due dell’Agenzia forestale con quattro persone per le opere di bonifica; presente anche il Dos (direttore delle operazioni di spegnimento) che ha richiesto l’intervento di un elicottero per la bonifica delle aree difficilmente raggiungibili da terra. «In particolare si evidenzia un versante della montagna in località Poreta più a rischio per la ripresa del fuoco e pertanto è previsto l’arrivo di un elicottero dell’esercito dal Coau di Roma. Tutte le opere di bonifica sono finalizzate ad evitare che possano riprendere le fiamme».
In loco anche i carabinieri forestali di Campello sul Clitunno e di Spoleto che, al termine della bonifica, «dovranno occuparsi di effettuare il Mef (‘Metodo delle evidenze fisiche’), il metodo scientifico che permette di trovare il punto di origine dell’incendio (già presunto), le cause e tutti gli elementi di prova nelle investigazioni, a partire da un’analisi attenta dell’area bruciata, della sua forma e dalla propagazione delle fiamme sulla base delle tracce lasciate su piante, terreno, rocce ed oggetti a partire dal punto di innesco». I forestali si occuperanno anche di perimetrare tutte le aree percorse dal fuoco; questo lavoro consentirà di alimentare il catasto incendi presente in ogni Comune, individuando le aree boschive dove ricadranno per legge i vincoli.