Mcl, Ventura eletto presidente in Umbria

L’avvocato ternano ‘passa’ per acclamazione all’assemblea di Città della Pieve. Vice è Caterina Grifoni. Dura critica al sistema-Umbria

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L’avvocato ternano Ermanno Ventura, 54 anni, già riconfermato nei giorni scorsi alla guida dell’Mcl di Terni, è il nuovo presidente dell’unione regionale del Movimento Cristiano Lavoratori dell’Umbria. È stato eletto per acclamazione al congresso regionale svoltosi a Città della Pieve lo scorso 7 dicembre. Entrerà di diritto nel consiglio generale del Mcl.

La squadra

Con lui sono stati eletti i venti componenti dell’assemblea regionale in rappresentanza di tutti i circoli territoriali nonché i membri del comitato esecutivo regionale. Alla vicepresidenza è stata chiamata Caterina Grifoni, presidente provinciale Mcl di Perugia; segretario sarà invece Daniele Alcidi. In qualità di amministratore è stata nominata Nadia Pazzaglia. Componente del consiglio Bruno Cini.

La critica

Ventura ha incentrato la sua relazione regionale su tre pilastri: lavoro, giovani e famiglia, inquadrando gli stessi nel contesto sociale ed economico di «un’Umbria in evidenti difficoltà economiche e valoriali». La relazione di Ventura è infatti partita da un approfondito quadro economico, nazionale e umbro, dal quale sono emerse le difficoltà delle famiglie nel poter assicurare un presente e un futuro dignitoso ai propri figli. «Si è perso il lavoro e si stanno perdendo le speranze – ha detto nella sua relazione il neo presidente dell’Mcl Umbria -. Pur vivendo e operando in una regione che potremmo definire culla della civiltà cattolica per gli esempi e gli insegnamenti lasciatici da giganti della fede come San Francesco, San Benedetto, Santa Scolastica, San Valentino e Santa Rita, la comunità regionale sembra essersi avvitata in una crisi identitaria dettata da influenze esogene, ma anche da scelte amministrative interne figlie anzitutto di un miope allontanamento dai valori cristiani, frutto di questa terra generosa, messi all’angolo da minoranze agguerrite ed auto referenziali».

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