Già ieri è arrivata la notizia del miglioramento delle condizioni di salute del 70enne che il giorno di San Silvestro è arrivato al Santa Maria di Terni con un sospetto caso di meningite. Sebbene già dai primi esami era stata esclusa la meningite batterica, il nuovo caso non è passato inosservato e il consigliere regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli ha subito presentato un’ interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini.
L’interrogazione Il consigliere di maggioranza ha colto la palla al balzo per illustrare le «iniziative che intende adottare per uniformare le modalità di somministrazione del vaccino per il meningicocco di tipo B a quanto avviene nelle altre regioni». Per Leonelli sarebbe opportuno rendere gratuita la profilassi per tutti i cittadini umbri che la richiedano. Infatti, anche se la maggior parte dei casi che si sono presentati nella nostra regione sono da pneumococco, basti pensare ai casi della maestra di Terni e del cittadino di Lugnano in Teverina dello scorso anno, l’infezione di tipo batterico non deve essere sottovalutata, sebbene sia giusto non creare allarmismi.
Uniformare le modalità Leonelli batte sul fatto che nelle altre regioni la vaccinazione per il meningococco B sia gratuita per tutti coloro che la richiedano. Nel suo atto, infatti, spiega che «alcuni dei casi di meningite riscontrati nell’ultimo periodo in Italia sono riconducibili al meningicocco di tipo B e il vaccino rappresenta l’unica arma di prevenzione efficace per evitare il contagio e lo svilupparsi della malattia».
Meningococco C Il consigliere spiega che la sua richiesta si rivolge al vaccino contro la meningite B, in quanto quello «contro il meningococco C è gratuito, disponibile da anni e rientra nei ‘Livelli essenziali di assistenza’ (Lea), ma quello contro il sierotipo B è stato autorizzato solo nel 2013 e per questo non è stato incluso nel piano vaccinale 2012-2014 e neppure nei Lea. La scelta di somministrarlo gratuitamente o meno spetta quindi alle Regioni e solo alcune di queste, ma non ancora l’Umbria, hanno provveduto in tal senso».
Gratuito, ma non per tutti Ma anche quello contro il sierotipo C (il ceppo più diffuso nella vicina Toscana) non è gratuito per tutti. Come si legge nel piano vaccinale 2012-2014 della Regione e come spiegava il 19 dicembre l’assessore Luca Barberini questo «vaccino è stato introdotto a partire dal 2008 con offerta attiva, cioè tramite invito scritto ai nuovi nati, per la fascia di età compresa fra i 13 e 15 mesi. La stessa cosa avviene per i dodicenni. In entrambi i casi la somministrazione è gratuita». Ma per tutti coloro che non rientrano in queste fasce il vaccino è a pagamento, a meno che non si tratti di una situazione a rischio (patologie a rischio per meningococco: talassemia e anemia falciforme, asplenia funzionale e anatomica, condizioni associate a immunodepressione (come trapianto d’organo o terapia antineoplastica, compresa la terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi), diabete mellito tipo 1, insufficienza renale con creatinina clearance, infezione da HIV, immunodeficienze congenite, malattie cardiovascolari croniche gravi).