Modena-Ternana, l’ex Mayer: «Sorpreso»

L’ex rossoverde e ‘canarino’ tra passato, crisi delle due squadre e match di sabato: «Gestire la tensione sarà fondamentale»

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di S.F.

Concentrazione, unità e coesione. La Ternana, impegnata da lunedì in Emilia-Romagna, è in ritiro per ritrovare tutte le qualità necessarie per superare il momento più difficile dell’era Tesser e ottenere la salvezza senza passare dai playout. Il rischio è concreto, ma i tre punti al ‘Braglia’ darebbero lo slancio decisivo verso la permanenza in B, da chiudere poi nel match interno con il fanalino di coda Varese. Altrimenti ci sarà da sudare,  soffrire e guardare speranzosi gli aggiornamenti dagli altri campi. Intanto Mauro Mayer, grande ex di Modena e Ternana,  racconta a umbriaOn le sue sensazioni sul momento buio delle due formazioni.

TERNANA-PRO VERCELLI VISTA DA ALBERTO MIRIMAO

Nessuna lesione al ginocchio per Palumbo

Nessuna lesione al ginocchio per Palumbo

In Emilia La Ternana si avvicina alla delicata sfida con il Modena nel ritiro di Zola Pedrosa, vicino Bologna. Se numericamente non è possibile per Tesser recuperare – nei 22 non ci sono Bastrini, Ferronetti, Masi, Crecco e Piredda – giocatori, l’arduo compito del tecnico veneto è quello di ricompattare il gruppo a livello mentale: egoismi, nervosismo e insoddisfazioni personali dovranno essere messi da parte nelle ultime due gare o, nel peggiore dei casi, fino al 6 giugno. Tra gli indisponibili per la sfida del ‘Braglia’ anche Marko Dugandžić, appiedato tre turni dal giudice sportivo per la spinta alla spalla refertata da Saia. Un lieve contatto con il ‘fischietto’ siciliano parso casuale in realtà: ricorso presentato e attesa per la discussione del caso.

Due squadre in crisi 94 presenze in rossoverde, oltre 150 con la casacca dei ‘Canarini’ e, in totale, quasi dieci anni trascorsi tra Terni e Modena. Due squadre che hanno permesso a Mauro Mayer di giocare, vincere – doppia promozione con entrambe – e affermarsi nel calcio che conta, anche in serie A nel caso degli emiliani. Sabato lo scontro salvezza che potrebbe minarne le chance salvezza: «Io ho sempre stimato molto Attilio Tesser: bravissima persona e che ha sempre prodotto del buon calcio. Sono amico – spiega il tecnico dell’academy dell’Udinese – invece dell’allenatore del Modena, Pavan, e ogni tanto mi sento con lui per fare il punto della situazione e capire l’umore della squadra. Da Terni non ho contatti anche se ogni tanto mi sento con qualche tifoso. La situazione mi meraviglia, pensavo che entrambe avessero le potenzialità per fare un torneo più tranquillo. I campionati sono così, ora negli ultimi 180 minuti può succedere di tutto. Mi dispiace e vivo questa cosa con interesse: sono due squadre che mi hanno dato tanto. Non l’avrei mai voluto».

Mauro Mayer contro Filippo Inzaghi

Mauro Mayer in tackle su Filippo Inzaghi

Un record sorprendente Durante la sua permanenza in rossoverde, Mauro Mayer ha visto il ‘Liberati’ violato in appena 5 occasioni (Pistoiese e Perugia in Coppa Italia, Lecce, Brescia e Chievo Verona in serie B) sulle 75 gare disputate fino alla cessione nel 2000. Quindici anni dopo le ‘Fere’ hanno battuto il record storico negativo nel torneo cadetto, perdendo 10 sfide. Uno stadio diventato di facile conquista: «Non ne ero a conoscenza, mi sorprende molto questo dato. L’affetto – prosegue l’ex centrale rossoverde – della tifoseria c’è sempre stato e quando parlo di sostenere la squadra Modena e Ternana lo fanno alla grande. Mi stupisce questo numero di sconfitte anche per le qualità di Attilio Tesser. Sono annate che possono capitare, non sempre l’allenatore può risolvere tutti i problemi».

‘Il Match’ salvezza L’ex centrale rossoverde ha vissuto e trionfato in una gara simile per rilevanza in ottica salvezza: Ternana-Fidelis Andria 2-1 del giugno 1999. A garantire la permanenza in B alle ‘Fere’ fu una doppieta di Massimo Borgobello: «Non ricordo quasi nulla perché fui espulso – ricorda scherzando Mayer – ingiustamente per qualcosa che con commisi, sia io che il centrale – Arnauld Mercier, ndr – della Fidelis Andria. L’importante comunque fu conquistare la salvezza e così andò: per tanti di noi era la prima volta in serie B e volevamo mantenere la categoria, e poi dare una soddisfazione alla tifoseria. Quell’anno fu splendida. L’avvicinamento alla partita fu vissuta con molta tensione, tutte le certezze – continua Mayer – che avevamo avuto nei due anni precedenti si erano dissolte: non perdevamo quasi mai in serie C e la situazione mutò con la promozione. Cambiammo tecnici – Cuccureddu, Delneri e Guerini – e moduli di gioco, fu sicuramente un anno travagliato».

Il segreto Il consiglio di Mayer per disputare con la giusta cattiveria scontri di così alto spessore e importanza è semplice: «Riuscire a gestire la tensione, è determinante. Arrivare scarichi nella fase finale del campionato è deleterio». L’attuale tecnico dell’academy dell’Udinese infine si augura di poter presto ritornare in città per una ‘rimpatriata’ con qualche giocatore di quella grande Ternana: «Non ho più avuto occasioni di venire, solo una volta per un match  – memorial ‘Caffè scritto by Roberto nel giugno 2013, in ricordo del barman Roberto Morichetti – di beneficenza. Mi sono sempre ripromesso di farlo, anche per salutare Ezio – Brevi  -, che allena a Spoleto, e di rivedere ex compagni quali Borrello, Fabris e molti altri».

 

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