Montecchio festeggia i 100 anni di Velina

Conosciuta da tutti come Evelina, attende che passi l’emergenza da Covid-19 per andare al mare. Il sindaco Gori: «Ha fatto la storia del nostro amato paese»

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Attende impaziente che passi l’emergenza da Covid-19 per tornare a fare le passeggiate per Montecchio, bere la sua aranciata, mangiare il suo gelato preferito e a settembre, come ogni anno, andare al mare canticchiando ‘Mamma son tanto felice’ di Beniamino Gigli. Intanto, venerdì, Velina Menichini – conosciuta da tutti come Evelina – ha compiuto 100 anni. La centenaria di Montecchio è stata festeggiata da tutti i suoi familiari e dal sindaco Federico Gori, in rappresentanza della comunità montecchiese.

Il sindaco Gori: «Ha fatto la storia di Montecchio»

«È l’emblema del buon vivere, della resilienza, di quella vita paesana che scorre lenta nei borghi e paesi. Per tutta la comunità di Montecchio è un giorno da omaggiare, perché lei è una di quelle persone che hanno fatto la storia di Montecchio. Molte le storie che ricorda e che hanno visto cambiare, spesso anche radicalmente, la vita della società. Probabilmente la crisi sanitaria che stiamo attraversando ci ha reso più consapevoli che occorre tornare ad una vita più lenta, genuina e soprattutto attenta. Evelina con i suoi 100 anni, di storie e cambiamenti se ne ricorda molti e per noi è un patrimonio di storia vivente insostituibile. Nei nostri anziani è racchiusa la nostra storia, le nostre tradizioni e tutto ciò che rappresenta l’essenza delle nostre comunità. Per questo vanno sempre ascoltati, con quella stima e curiosità che loro stessi avevano per i loro avi. Spesso a me, come sindaco, capita di visitare le scuole ed ogni volta non perdo occasione per stimolare gli studenti a investire un po’ del loro tempo per ascoltare i propri nonni, che molto hanno da insegnare a tutti noi. Evelina ringrazia Dio per essere arrivata alla sua veneranda età lucida e con tanta voglia di vivere, di raccontare e soprattutto si respirare quello spirito genuino che si respira per le vie del nostro amato paese, che lei conosce come le sue tasche».

Velina vuole andare al mare

Nata il 15 maggio 1920, Velina è la prima di 6 fratelli e l’unica in vita. Dopo l’infanzia trascorsa a Montecchio, conosce durante la guerra Crispino, alla rivendita del pane con la tessera, suo futuro marito (1945) con il quale apre una vineria alla mescita che poi diventerà bar e trattoria. La trattoria-bar di Evelina diventa un punto di incontro per il paese di Montecchio grazie alla sua gentilezza e alla sua disponibilità, un punto di riferimento per le lunghe giornate domenicali o dopo il lavoro. Cuoca provetta e grande lavoratrice ha i primi due figli Mario e Paola. Il primo viene a mancare all’età di 13 anni. A 46 anni ha un parto gemellare, dal quale nascono Maria Rosaria e Mario Arcangelo. Continua il suo lavoro nella trattoria anche dopo la scomparsa di Crispino, fino al dicembre del 1992, per poi dedicarsi alla seconda attività, quella di nonna, con i suoi 4 nipoti. Francesca, Alessandro, Michelangelo e l’ultima arrivata Noa. Evelina vive ancora sopra alla sua vecchia trattoria, alla quale è ancora fortemente legata. Attende impaziente che passi l’emergenza da Covid-19 per tornare a fare le passeggiate per Montecchio, bere la sua aranciata, mangiare il suo gelato preferito e a settembre, come ogni anno, andare al mare canticchiando ‘Mamma son tanto felice’ di Beniamino Gigli.

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