Confermata l’assoluzione di Patrizia Pinheiro Duarte, la transessuale brasiliana accusata di omicidio preterintenzionale per la morte del 21enne Samuele De Paoli, il cui corpo venne scoperto l’alba del 28 aprile 2021 a Sant’Andrea delle Fratte, a Perugia.
Mercoledì pomeriggio, dopo quattro ore di camera di consiglio, la corte d’assise d’appello di Perugia ha infatti confermato la sentenza di primo grado, rigettando la richiesta di condanna avanzata dal procuratore generale Sergio Sottani, che aveva chiesto sei anni di reclusione.
La difesa della transessuale – che mercoledì non era in aula – ha sempre sostenuto che questa ha agito per legittima difesa, al termine di un’aggressione subita dal ragazzo, con il quale si era appartata. Presa a pugni dal giovane, la trans lo aveva afferrato al collo e aveva premuto il pollice sul nervo vagale, ma – stando ai giudici – non per ucciderlo.
Soddisfatta la difesa dell’imputata, mentre amarezza è stata espressa dalla mamma di Samuele, Sonia Sorbelli. Le parti attenderanno ora le motivazioni della sentenza. Probabile che il caso approderà in Cassazione.