Muore l’ex presidente della Regione Umbria Francesco Mandarini

Fu anche segretario provinciale del Pci di Perugia dal 1975 al 1979. Aveva 80 anni

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L’Umbria piange Francesco Mandarini. Fu presidente della Regione dal 1987 al 1991 e segretario provinciale del Pci di Perugia dal 1975 al 1979. Aveva compiuto 80 anni proprio ieri, lunedì 14 marzo.

Il cordoglio

A ricordarlo è il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori: «La sua scomparsa ci addolora profondamente. È stato un uomo di grande spessore, umano e politico. Da segretario provinciale del Pci dal 1975 al 1979 e poi, negli anni della sua presidenza della Regione, dal 1987 al 1991, l’Umbria, ha saputo leggere la realtà con gli occhi di chi credeva profondamente nella giustizia sociale ma anche nella modernità e nel progresso. Con lui se ne va un pezzo di storia della sinistra umbra che ci auguriamo possa continuare a vivere, nel suo nome, attraverso la difesa dei valori democrazia. Per commemorare la sua scomparsa ho chiesto oggi in aula un minuto di silenzio». Cordoglio anche dalla senatrice Fiammetta Modena: «Lo incontravo spesso per via Bontempi e ci scambiavo due opinioni ricordando con piacere i tempi in cui la politica aveva punti di riferimento chiari, opposti, avversari, ma netti. Mi addolora l’idea di non poterlo incontrare più, della dissolvenza di un mondo che ha formato uomini di spessore e ha fatto la storia della nostra Regione. Formulo le mie condoglianze alla famiglia». «Esprimo, a nome mio e del gruppo consiliare del Partito democratico, profondo cordoglio per la scomparsa di Francesco Mandarini»: così la capogruppo del Pd in consiglio regionale, Simona Meloni, che aggiunge: «È stato un operaio e poi punto di riferimento della politica. Un grande ascoltatore, che ha saputo imprimere alla nostra regione l’importanza dell’accoglienza e della vicinanza agli ultimi. Ci lascia un protagonista, una colonna portante della comunità della sinistra umbra, che ha dato la vita per le comunità di cui ha fatto parte».

Francesco Mandarini (Wikipedia)

Sgalla (Cgil): «Ha portato gli operai al governo»

«Francesco Mandarini – commenta Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria – è stato l’emblema della classe operaia perugina. Per questo la sua scomparsa addolora profondamente tutto il mondo del lavoro umbro. Per anni Francesco è stato il leader carismatico di migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori: primo lavoratore eletto alla Perugina in un organo sindacale di base su scheda bianca. Primo operaio a ricoprire ruoli istituzionali di primissimo piano. Il Pci lo scelse a soli 25 anni, portandolo dalla fabbrica, la sua fabbrica, ai vertici delle nascenti istituzioni regionali. A 28 anni Francesco era assessore regionale al bilancio, il più giovane d’Italia, con Pietro Conti presidente della Regione. Possiamo dire che Mandarini ha letteralmente portato gli operai al governo della nostra Regione, in una delle stagioni di maggiore sviluppo e crescita per l’Umbria.Serietà, rigore e grande voglia di studiare sono stati i suoi  comportamenti distintivi. ‘Studiate, perché il sapere è la cosa più importante’, ci ripeteva in ogni occasione utile. Non gli piaceva molto parlare in pubblico e aveva una naturale repulsione per i ruffiani. Nei confronti di quelli più giovani era piuttosto indulgente rispetto al carattere deciso e duro mostrato negli anni di guida politica ed istituzionale. Certo, non sono mancate le critiche, anche nei confronti della sua Cgil, ma non ha mai smesso di sperare e sollecitare i più giovani alla reazione, per l’equità sociale e la dignità personale. Con la scomparsa di Checco se ne va un pezzo di storia della nostra città e della nostra regione. Checco, l’emblema di una generazione comunista capace di lottare e conquistare, pace, libertà, dignità e grande emancipazione anche economica».

Tesei: «Conoscenze unite a sensibilità umana»

La presidente della Regione esprime «sincero cordoglio da parte mia e di tutta la giunta regionale per la scomparsa di Francesco Mandarini. Politico e professionista dai numerosi interessi ha sempre messo a disposizione della comunità le proprie conoscenze unite alla sensibilità umana.  Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze della comunità regionale di cui è stato presidente».

Il sindaco di Norcia Alemanno: «Spessore umano e politico»

«Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno e l’amministrazione comunale esprimono cordoglio per la scomparsa di Francesco Mandarini, già presidente della giunta Regionale dell’ Umbria dal 1987 al 1992. Lo spessore umano e politico dell’uomo e della persona vanno al di là dei colori e delle appartenenza. Mandarini nel corso del suo mandato ha profuso grande, grandissimo impegno per le popolazioni umbre specie a favore delle nostre comunità, impegnate nella fase di ricostruzione del terremoto del 1979».

Verini: «Storia importante dell’Umbria»

«Per l’Umbria, per la sinistra umbra, per tutta la Politica, la scomparsa di Francesco Mandarini – le parole del deputato e tesoriere nazionale del Pd, Walter Verini – rappresenta una perdita vera. Perché è stato un protagonista di grandi battaglie sociali e politiche (da dipendente della Perugina a dirigente del PCI), perché ha segnato una fase lunga e fondamentale del regionalismo (amministratore regionale con Pietro Conti e Germano Marri, fino alla presidenza della Regione). Per la mia generazione Mandarini è stato – come dirigente politico e amministratore – un riferimento. Anche le divergenze politiche, che c’erano, con lui erano leali, perché fondate su una idea della politica alta, animata da valori e ideali, proiettata nel futuro.  È sempre stato coerente nella sua idea della Sinistra, nel rapporto con Pietro Ingrao. Qualche tempo fa ci incontrammo vicino al ‘suo’ Turreno e non mancò di criticare il Pd, il mio partito cui non aveva mai voluto aderire. Ma lo faceva avendo in mente una sinistra che aveva dato tanto all’Italia e all’Umbria, di cui era stato un protagonista, e che voleva tornasse ad animare valori, ideali, parole».

 

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