Narni-Amelia: «Ospedale si farà, ma va riparametrato»

L’assessore regionale Coletto: «Servono analisi e approfondimenti sulle necessità del territorio». De Rebotti: «Seguire tempi e procedure già stabilite»

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«L’ospedale Narni-Amelia si farà, ma va riparametrato sulle necessità degli umbri e sulle attuali necessità di un territorio che deve essere trattato meglio che nel passato. Una analisi e un approfondimento deve essere fatto per il tipo di ospedale che deve essere costruito, anche perché è in prossimità dell’ospedale di Terni». Così l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, ha risposto martedì, nel corso del question time dell’assemblea legislativa, all’atto ispettivo con cui la congiliera di FdI Eleonora Pace ha chiesto la reale situazione rispetto all’ipotesi di costruzione del nuovo ospedale. Sul tema sono arrivate rassicurazioni da parte di Coletto, dunque, ma con le dovute cautele.

OSPEDALE NARNI-AMELIA, TRATTATIVE E ASSEMBLEA

L’assessore Coletto

La richiesta di chiarimenti

Nell’illustrare il suo atto ispettivo Pace ha detto di essere «felice di avere risvegliato le coscienze, con questa interrogazione, rispetto a un problema che da 40 anni giaceva tra quelli mai risolti. Sabato scorso a Narni è stata una assemblea pubblica in cui venivano ricordate tutte le vicende e tutte le inversioni di rotta che hanno riguardato la costruzione dell’ospedale. E dove è stato dichiarato di non essere interessato né a quanto io chiedevo né a quanto lei gentilmente e cordialmente ci risponderà. A me invece interessa, e anche molto. Soprattutto vorrei avere risposte che siano chiare e trasparenti per tutti quei cittadini, narnesi e amerini, che hanno creduto in questo progetto. Vorrei chiarimenti a livello progettuale – ha proseguito la consigliera – per capire a che punto siamo sia con il progetto definitivo. Si dice che l’assegnazione del progetto definitivo sia stata fatta soltanto nel novembre 2019. A livello economico-finanziario vorrei delucidazioni sui fondi ministeriali ex articolo 20 per un importo pari a 19 milioni di euro, e anche sul mutuo che dovrebbe accendere la Asl 2 per 40 milioni di euro circa. Ma vorrei anche una risposta alla domanda, alla quale nessuno finora ha mai dato risposta, riguardante i fondi per gli interventi e l’adeguamento per la viabilità e quindi la conseguente definizione dei finanziamenti».

Il rapporto con l’ospedale di Terni e la sanità umbra

Nella risposta Coletto ha spiegato che «la nuova struttura dovrà essere una sostegno per un turn over più rapido dei posti letto per acuti dell’azienda ospedaliera di Terni. Con le nuove pianificazioni – ha proseguito – dobbiamo assolutamente migliorare la mobilità passiva venuta addosso alla Regione Umbria da almeno un triennio: 4 milioni e mezzo di mobilità passiva sono un dato certo. Non sono più sopportabili speculazioni politiche. I 18 milioni legati all’ex articolo 20 sono congelati e devono essere ripresi alla luce del progetto definitivo che ancora non c’è. Un ulteriore vincolo è rappresentato dalla verifica della Corte dei Conti sull’opportunità dell’indebitamento dell’Asl 2. Altra opportunità da verificare sono i 30 milioni ancora fermi al ministero per accordi di programma mai sottoscritti dalla precedente giunta. Risorse parcheggiate invece di essere sfruttate: un’opportunità da riattualizzare. La tessera dell’ospedale Narni-Amelia – ha concluso l’assessore – va inserita nel mosaico della programmazione sanitaria che fa parte della riqualificazione della sanità umbra».

Eleonora Pace

Pace soddisfatta

Nella sua replica Pace ha ringraziato l’assessore «per aver chiarito che nessuno ha mai detto che l’ospedale di Narni Amelia non si farà. Sotto il profilo progettuale dovremmo essere vicini al completamento. Sotto il profilo economico alcune questioni sono ancora da definire. Sono certa che a breve si riuscirà a fornire un quadro più completo della situazione economica. Parlare di riorganizzazione dei servizi sanitari per l’Umbria è un lavoro che correttamente devono fare la giunta e questa aula».

Il sindaco Francesco De Rebotti

De Rebotti: «Portarlo a termine secondo procedure stabilite»

A stretto giro interviene il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, molto attento nel seguire l’iter in corso: «L’assessore regionale nella sua esternazione in consiglio regionale ha fornito delucidazioni sul percorso che conoscevamo bene e che sono state oggetto dell’appuntamento di sabato che ha permesso, ad un’ampia platea, di conoscere lo stato dell’arte. Così come ha ricordato l’impianto finanziario che sostiene il progetto del nuovo ospedale composto dal fondo del Ministero per 18 mln ( comprensivi del.milione di cofinanziamento regionale) e dal mutuo asl che già da tempo la.asl stessa ha confermato come sostenibile (con le alienazioni del patrimonio in possesso della.asl che possono decrementare nel tempo il mutuo stesso). Niente di nuovo e di non già conosciuto, casomai per lo stato progettuale avanzato e per la certezza delle risorse traspare in maniera ancora più chiara l’irreversibilità del percorso, come sottolineato nell’incontro di sabato a più voci. Qualora ci fossero risorse ministeriali aggiuntive ben vengano ma senza aggiungere orpelli ad un percorso già complicato e che lascia alle spalle da tempo i nodi che ne hanno comportato per lungo tempo le lungaggini. Senza conoscere le intenzioni della giunta regionale sulla necessità di coinvolgere questo progetto all’interno di una riorganizzazione della sanità regionale mi permetto di ribadire, per l’ennesima volta, che il nuovo ospedale è stato concepito come funzione integrata con il Santa Maria di Terni e quindi in supporto al nosocomio ternano di alta specializzazione, concepito come servizio in grado di contrastare buona parte della mobilità passiva verso altre regioni e, non ultimo, come risposta alle esigenze di riqualificazione dei servizi ospedalieri del nostro territorio con il superamento, nell’ottica anche dell’ottimizzazione delle risorse, dei due attuali presidi ospedalieri. Sono sicuro che l’assessore, in ancora evidente necessità di apprezzare fino in fondo la bontà di questo investimento e legittimamente preoccupato di conoscerlo più a fondo, non potrà – conclude – che convincersi dell’assoluta necessità di portarlo a termine secondo procedure, risorse e tempi ormai stabiliti anche perché qualsiasi variazione di natura e impostazione economica o funzionale del nuovo ospedale di Narni Amelia comporterebbe il riavvio della procedura burocratico-amministrativa che non augurerei a nessun mio collega».

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