Narni, nuova stagione del sindaco De Rebotti

La candidata sindaco del centro destra Eleonora Pace: «Faremo un’opposizione dura»

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Francesco De Rebotti resta alla guida del Comune di Narni. Per la seconda volta consecutiva ottiene il via libera al primo turno, evitando così anche l’incognita che poteva rappresentare la tornata supplementare di ballottaggio.

LE ELEZIONI 2017 IN UMBRIA 

I voti La città con il maggior numero di votanti 16.069 (8.323 donne e 7.746 uomini) ha fatto vivere emozioni forti – soprattutto nel comitato elettorale del Partito Democratico – perché per tutto lo scrutinio il livello della percentuale era vicinissimo alla soglia di sicurezza. Alla fine gli elettori hanno riconosciuto a De Rebotti una percentuale del 52.04% (i voti sono 5303, 10 seggi conquistati), mentre Eleonora Pace (centro destra, 18.75% e 1911 voti) Gianni Daniele (civici e Lega Nord 15.27%, 1556 voti), Luca Tramini (M5S, 10%, 1019 voti) e Luciano Novelli (Sinistra per Narni, 3.92%, 400) sono rimasti al palo. Pace, Daniele e Tramini candidati a sindaco eletti consiglieri.

Il consiglio comunale Alla coalizione di Francesco De Rebotti andranno dieci seggi. Sei al Pd: Giovanni Rubini (235 preferenze), Valentina Belloni (203), Franco Aramini (178), Michele Francioli (200), Lorenzo Lucarelli (419) e Fabio Svizzeretto (233). Del Partito socialista ne entreranno due: Marco Mercuri (272) e Claudio Ricci (140). Due che della lista ‘De Rebotti sindaco’: Silvia Bernardini (98) e Alessandro Busetti (78). All’opposizione vanno due seggi più la candidata sindaco del centro destra Eleonora Pace, con Carlo Cabiati (127) di Fratelli d’Italia e Sergio Bruschini (322) di Forza Italia, prende un seggio anche Daniele Gianni che piazza Alessandro Amici (284).

Pd Narni «La vittoria netta, al primo turno, come noi ci aspettavamo, del sindaco De Rebotti dimostra ancora una volta che i cittadini sanno riconoscere e apprezzare la buona amministrazione», si legge in una nota di Claudio Proietti segretario del Pd Narni. «Il Partito Democratico, asse portante della coalizione di centrosinistra, ha ottenuto un ottimo risultato raggiungendo il 30% dei voti ed eleggendo 6 consiglieri comunali. Ci confermiamo un punto di riferimento nel panorama umbro che merita di essere ulteriormente valorizzato. La nostra affermazione è il frutto di ciò che ci distingue ossia la capacità di essere uniti, di mettere Narni prima di tutto, di saper coniare l’esigenza di rinnovamento con una solida esperienza di governo, di mettere in campo una squadra di qualità e con forte radicamento sul territorio. Una nota positiva rispetto a 5 anni fa è sicuramente l’aumento della presenza femminile in consiglio per la quale molto si è lavorato nella nostra coalizione e nel Partito Democratico. Grazie davvero a tutti, a Francesco anzitutto, a tutte le candidate e i candidati, a tutte le persone che hanno partecipato alla campagna elettorale, agli elettori. Da domani si ricomincia per proseguire ancora con più slancio e motivazioni il lavoro iniziato. Noi ci siamo, pronti a collaborare ovviamente con i nostri alleati, ai quali va tutto il nostro plauso, ma anche riconoscendo il prezioso ruolo delle opposizioni con le quali vorremmo dialogare in modo costruttivo per il bene della nostra città».

Consenso largo e consolidato «A Narni la vittoria del centrosinistra al primo turno rappresenta uno straordinario patrimonio per le forze di governo dell’Umbria. Gli elettori hanno premiato, infatti, un Pd forte e radicato e un centrosinistra unito», così, in una nota, il segretario provinciale del Pd di Terni Carlo Emanuele Trappolino a commento dell’esito del voto amministrativo. «A Narni – aggiunge – registriamo un risultato importante: a fronte della fuoriuscita della sinistra radicale dalla coalizione, i voti che complessivamente il sindaco Francesco De Rebotti ha raccolto consentono di vincere con oltre il 52% al primo turno una sfida elettorale resa ancor più difficile dalle tensioni politiche che hanno investito in questi mesi il nostro partito e le forze di centro sinistra a livello nazionale. In generale il voto, che segnala un consenso largo e consolidato, dimostra che c’è un giudizio positivo sul governo della città e sui progetti messi in campo in questi anni dall’amministrazione. Gli elettori hanno ampiamente riconosciuto al sindaco, alla sua squadra, al Pd e al centrosinistra competenza, la qualità dell’azione amministrativa, la capacità di affrontare anche momenti di grande complessità come le crisi industriali di questi anni, su tutte la vicenda Sgl Carbon».

Le giovani generazioni Per Trappolino «si conferma, insomma, che il sindaco, insieme alle forze politiche che lo hanno sostenuto, in particolare il Pd, in questi anni ha saputo mantenere un rapporto stretto e profondo, fatto di ascolto, confronto e partecipazione, con i cittadini. Da parte sua il Pd ha saputo essere perno di una coalizione solida e credibile e ha dimostrato come sia possibile tenere insieme un campo largo di forze politiche, partiti e ‘civismo politico’, senza snaturare identità e riconoscibilità del centrosinistra. Si è costruita, infine una proposta politica fortemente orientata al rinnovamento delle liste, promuovendo in particolare le giovani generazioni che in questi anni, soprattutto in consiglio comunale, hanno maturato esperienza amministrativa e politica. Questo anche a dimostrazione del fatto che il Pd dispone sui territori di un personale politico sufficientemente radicato da reggere il peso della sfida complicata che ci attende».

Eleonora Pace

Il centrodestra «Un risultato che ci riempie di orgoglio e che ci consegna, attraverso il conseguimento del maggior numero di eletti nell’opposizione, il ruolo di costruttori della vera ed unica alternativa al centrosinistra nella città di Narni», così Eleonora Pace commenta il risultato delle elezioni che per pochi voti ha visto sfumare la possibilità di sfidare al ballottaggio il sindaco De Rebotti. «Le urne hanno dato il loro esito e non si può non constatare come tra astensionismo e rassegnazione abbia prevalso quel profilo basso del futuro di Narni che noi avevamo indicato come il giogo dal quale la città doveva liberarsi». Come annunciato in campagna elettorale, «il nostro impegno sarà comunque teso a dare risposte ai tanti problemi dei nostri concittadini, sulla base del nostro programma con il quale ci siamo presentati agli elettori».

«Opposizione dura» Eleonora Pace vuole poi «ringraziare tutti coloro che hanno espresso fiducia alla mia persona ed alle liste che mi sostenevano, garantendo loro che la nostra sarà un’opposizione dura, fortemente alternativa al continuismo della maggioranza ma, nello stesso tempo, ispirata a quella cultura di governo che deve animare coloro che sono chiamati a rappresentare la propria comunità indipendentemente dal ruolo di maggioranza o minoranza momentaneamente affidatogli». Il centrosinistra alla guida della città «vince con il suo minimo storico mostrando un’emorragia di voti considerevole soprattutto nelle aree popolari e salvandosi in extremis solo grazie ad una miglior capacità di esercizio del potere ed alla pessima performance del Movimento 5 Stelle».

L’amarezza Infine, per l’esponente del centrodestra resta «l’amarezza nel constatare come il nostro appello per la creazione di quella ‘coalizione del cambiamento’ da noi tante volte invocata, potesse essere la chiave giusta in grado di provocare quella suggestione utile a strappare con maggior credibilità i voti necessari per costringere il centrosinistra al turno di ballottaggio. L’egocentrismo di qualche civico trasformatosi in politico e la miopia di forze politiche mascherate da civiche che hanno indossato il ‘burqua’ nascondendo simboli ed identità, ha impedito che si creasse quella suggestione attrattiva tipica delle grandi coalizioni capaci di intercettare consensi indipendentemente dalle somme algebriche di ognuno. Le urne non hanno riconfermato solo il sindaco uscente ma hanno detto come nelle città sui programmi lo schema maggiormente apprezzato dai cittadini sia quello bipolare a scapito di salti nel buio e dilettanti allo sbaraglio. Noi ci saremo in questi cinque anni con la stessa determinazione e con lo stesso spirito con cui abbiamo chiesto fiducia agli elettori, lo faremo per rappresentare i non garantiti da questa amministrazione ed anteponendo sempre ad ogni cosa il bene superiore della nostra amata Narni».

Il precedente Anche nel 2012 Francesco De Rebotti era stato eletto al primo turno, con il 57,64% (6.275 voti); quasi il triplo di Gianni Daniele (civiche) che si era fermato al 20,28% (2.208 preferenze), mentre Sergio Bruschini (centro destra) era fermato all’11,55% (1.258 voti).

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