di S.F.
La firma è del dirigente regionale al governo del territorio, ambiente, protezione civile e rifiuti, Michele Cenci. Ed è una bocciatura – poi magari cambierà nel corso del tempo – riguardante il territorio comunale di Narni: c’è la conclusione negativa del procedimento per l’istanza di autorizzazione unica propedeutica alla costruzione e all’esercizio di un impianto fotovoltaico flottante da 9.999 kew di potenza installata. L’area coinvolta è quella della cava San Crispino e la società interessata è la Edison Rinnovabili Spa. C’è possibilità di ricorso al Tar.
IL PROGETTO IN DETTAGLIO
MAGGIO 2023, NIENTE VIA. OK DALLA REGIONE
Il progetto
La Edison è in movimento da circa un anno per lo sviluppo del progetto che, come obiettivo, ha la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Tutto da mettere in campo grazie «all’impiego di un sistema a zattere interconnesse meccanicamente tra di loro attraverso reticolo di passerelle calpestabili. Le zattere ospitano – la spiegazione contenuta nell’iter per la valutazione di impatto ambientale – sistema a falde inclinate di 10° su cui sono installati i moduli fotovoltaici. Il posizionamento delle zattere a previsto su specchio d’acqua denominato ‘Cava San Crispino’ derivante da attività estrattive – oggi non più attive – svoltesi tra il 2000 e il 2020». La superficie d’acqua del bacino è di circa 24,5 ha (ettari): «La configurazione determina un’occupazione prevista pari al 35,24%» con previsione di installare oltre 1.500 zattere per i moduli ed ulteriori 24 per i 48 convertitori statici.
Narni, la Edison punta su un maxi impianto fotovoltaico ‘flottante’