Nera Montoro, residenti sul piede di guerra per gli odori

Narni – Il comitato Ambiente Basso Nera alza la voce dopo le delucidazioni di GreenAsm sulle novità per l’impianto di trattamento rifiuti: «Basta puzze»

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Centinaia di persone alle prese con una «puzza nauseante» che dà un bel po’ di fastidio. A tal punto da formare un comitato, scrivere all’azienda coinvolta e capire cosa stia accadendo: succede a Narni, in particolar modo nelle località di Nera Montoro, Montoro, Taizzano, Treie, San Liberato e Stifone. Il mirino è su un impianto di trattamento rifiuti presente in zona.

La spiegazione di Green Asm

Si parte dalle delucidazioni fornite da GreenAsm srl ai cittadini dopo essere stati contattati in merito alla problematica. In sostanza l’azienda – attiva nella gestione dell’impianto di trattamento di rifiuti organici nel polo industriale di Nera Montoro dal 2012 – ha fatto presente che c’è stata una riorganizzazione e, successivamente, una campagna di manutenzione e di rinnovo delle parti impiantistiche dallo scorso febbraio. «Tale complessa fase – l’informativa inviata al comitato – è stata caratterizzata da attività di sospensione controllata di due diverse linee di macchinari, così da permettere ai tecnici di poter intervenire sulle macchine obsolete e/o danneggiate. Chiaramente tali interventi hanno determinato una fase critica e di riequilibrio del complesso sistema costituente l’impianto, rappresentato dalle linee di trattamento dei rifiuti e di convogliamento dell’aria esausta presente nei capannoni oltre che del sistema di abbattimento molecole ad impatto odorigeno. Tali interventi di adeguamento si sono in parte completati ed è pertanto prevista la loro ultimazione entro la fine dell’anno 2022. Una volta ultimati tali lavori, l’impianto si doterà di una linea di pretrattamento efficientata, di macchine nuove per la movimentazione rapida rifiuti interni e di un impianto di trattamento aria completamente ristrutturato». Ma c’è qualcosa che non va.

L’odore e l’equilibrio spezzato

Il comitato formato si chiama Ambiente Basso Nera: dal comunicato – l’sos – dell’azienda si evince che la «puzza proviene da loro ed è causata da una manutenzione straordinaria senza neanche chiedere scusa alla cittadinanza, la quale resta basita e ancor più indignata da tanta mancanza di rispetto sia di norme sia di vicinato. Non è possibile – scrivono i cittadini – che dopo dieci anni di attività e di numerosi interventi effettuati ancora ad oggi dobbiamo leggere che la ‘puzza nauseantw’ di cui siamo vittime da oramai più di un mese sia dovuta a degli interventi e riorganizzazione della nuova azienda subentrata a febbraio.
Ci chiediamo come mai negli ultimi due anni l’impianto ha sempre funzionato a regime anche effettuando interventi di manutenzione, non creava più gravi disagi alla cittadinanza. Un equilibrio ottenuto dopo otto lunghi anni di segnalazioni incontri confronti e scontri con i rappresentanti del comitato, nato proprio dall’esasperazione dei cittadini e per tutelare i diritti umani, soprattutto quello della salute sia fisica e mentale che dovrebbero essere garantiti ad ogni essere umano dagli organi competenti. Grazie alla collaborazione nata tra il comitato l’azienda uscente e l’amministrazione comunale si era raggiunto un equilibrio di vivibilità accettabile». Si arriva al dunque: «Con l’entrata della Buttol Srl si è interrotta bruscamente questa collaborazione e cosa più grave si è ritornati peggio degli anni prima del 2020, praticamente a vivere nel ‘mastello dell’umido’ dove si è costretti a barricarsi in casa per non sentire la puzza e per i più sensibili non avere conati di vomito. Inoltre pur avendo effettuato in questo mese due disinfestazioni a carico della cittadinanza residente, si è invasi dalle mosche». Il gruppo si è affidato all’avvocato Valeria Passeri: avviata una raccolta firme per procedere per vie legali. «Basta puzza, sì al rispetto delle norme», con augurio di «poter incontrare l’assessore regionale all’ambiente – Roberto Morroni, ndr – visto che le autorizzazioni provengono dalla Regione».

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