Norcia trema ancora, scossa 3.2 nella notte

Il nuovo commissario straordinario con la presidente Marini, a Foligno, Preci, Norcia e Cascia: «Non saremo disponibili a fare cose al di fuori della ricostruzione»

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Nella notte tra venerdì e sabato la terra è tornata a tremare a Norcia e nelle zone umbre colpite dai terremoto violenti del 2016. Una scossa di magnitudo 3.2, distintamente avvertita, è stata registrata alle 4,02 – l’epicentro è stato localizzato dall’Ingv nella zona di Preci, ad una profondità di 9 chilometri – ma al momento non si segnalano danni. 

La visita La nuova scossa è arrivata a poche ore di distanza dalla visita nell’area terremotata del Commissario straordinario per la ricostruzione, Paola Micheli che, con la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha fatto il punto della situazione.

IL TERREMOTO

Alemanno «La nostra comunità è ripartita già all’indomani della scossa del 24 agosto ponendo come pilastri l’agibilità dei plessi scolastici e il riavvio immediato delle attività economiche», ha detto Alemanno. «Hai avuto modo di verificare personalmente come la comunità della Valnerina sia resiliente e come qui oggettivamente il tessuto sociale abbia reagito, così come quello edilizio ha retto bene; cosa che non possiamo dire per i beni culturali, gravemente feriti».

I problemi Il sindaco di Norcia ha poi enunciato una serie di problematiche: «I nostri imprenditori hanno scelto di continuare a scommettere un questo territorio che tanto ci ha dato, ma ha dimostrato che in pochi secondi può riprendersi tutto. Dopo un anno di chiusura non gli si può chiedere di tornare a pagare come se nulla fosse accaduto, metterebbe in sofferenza la nostra economia. Auspichiamo dunque ad un ulteriore impegno per essere raggiunti presto da buone notizie. Da parte di noi amministratori è necessario porre attenzione ‘in primis’ alla soluzione dei problemi, sappiamo che un giorno dovremmo dar conto del nostro operato ma ora lasciateci lavorare».

Buone notizie La De Micheli annuncia che le ‘buone notizie’ dovrebbero arrivare a breve, riguardo Inps, Inail e tributi erariali. Durante il suo primo mese da commissario «incarico tra i più gravosi affidatomi dal Presidente del Consiglio Gentiloni» è stata fatta una ricognizione e iniziato a scrivere alcune norme, «sfruttando al massimo quelle che ci sono», ma ancora più precise e dettagliate, raccogliendo indicazioni da parte dei presidenti e dei sindaci del cratere, annunciando anche la riapertura dei termini per la zona franca nei primi mesi del 2018, «ma è possibile mantenerla solo su informazioni giuste sulla condizione delle imprese».

Ricostruzione Per quanto riguarda la sospensione dei tributi e la ripresa dei pagamenti, la De Micheli precisa che «c’è già una norma in vigore e per le imprese è possibile rateizzarla attraverso un mutuo, i cui interessi saranno pagati dallo Stato, per rientrare in 5 anni». Ci sono diversi tavoli aperti in sede di discussione, tra i primari ovviamente quello riguardante le infrastrutture. Per quanto concerne poi la ricostruzione leggera privata, le Aedes con lettera ‘B’, anche la De Micheli sollecita la presentazione delle pratiche «saremo inflessibili sui tempi, pur riconoscendo preoccupazioni e paure da parte dei cittadini. La ricostruzione privata deve andare veloce come quella pubblica e di pari passo con le misure di sviluppo economico e sostegno alle imprese».

«Non faremo assistenzialismo» I soldi «ci sono, ma se ci sono dei dubbi, le risposte le troverete all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Svolgerò questo incarico con umiltà e grande determinazione, al vostro fianco, ma non saremo disponibili a fare cose al di fuori della ricostruzione, non faremo assistenzialismo. Il nostro biettivo è tornare a far crescere queste valli e di stare vicini a persone e imprese. Se lo faremo male, la storia ci castigherà e questo non lo voglio».

Le Sae La presidente Marini ha affermato che «in Umbria sono già state concesse diverse autorizzazioni per l’avvio dei lavori di ricostruzione di edifici classificati in fascia B, cioè con danni lievi. È fondamentale che questa ricostruzione acceleri il più possibile il suo corso, perché così intanto i cittadini possono rientrare nelle loro abitazioni e non pesare sul sistema pubblico di assistenza». Altro impegno importante è quello che Catiuscia Marini ha ribadito in riferimento alle ‘casette’: «Entro l’inverno siamo certi che tutti coloro che ne avranno fatto richiesta avranno le Sae. I cantieri stanno procedendo senza intoppi e nelle prossime settimane saranno completate ulteriori casette, rispettando il cronoprogramma che ci siamo dati».

Giampiero Giulietti

‘Busta pesante’ Da segnalare che, nel frattempo, il parlamentare del PD Giampiero Giulietti ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio chiedendo di modificare i criteri per la restituzione della ‘busta pesante‘ che andrebbero a gravare pesantemente sui lavoratori dei territori colpiti dal sisma. «Il D.L. 50/2017 – dice Giulietti – ha prorogato al 31 dicembre 2017 la durata della busta pesante ma ha previsto che la restituzione avverrà in 9 rate a partire, per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, dal 16 febbraio 2018. Ciò significa che i cittadini già duramente colpiti dal sisma rischiano di ricevere stipendi al limite, ottenendo non un beneficio ma un disagio. Considerando che tale misura di rateizzazione risulta assolutamente insufficiente, ho chiesto al governo di attivarsi affinché la rateizzazione sia estesa almeno a 18 rate mensili e che l’avvio della restituzione sia ulteriormente dilazionato nel tempo, in analogia con quanto previsto per la restituzione dei tributi sospesi per gli imprenditori e i lavoratori autonomi, che possono accendere ad un finanziamento bancario (senza costi e garanzie) della durata di 5 anni e che inizieranno a rimborsare dal 1° gennaio 2020».

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