Numero Umbria Sanità Scatta l’evoluzione

Dopo due anni di sperimentazione per la prenotazione di prestazioni, ecco il nuovo step: è anche informativo. «Sanità sempre più vicina alle persone»

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Fornire ai cittadini informazioni complete, aggiornate e qualificate per l’orientamento e la facilitazione all’accesso ai servizi sanitari offerti alla Regione. Questo l’obiettivo dell’evoluzione del Numero Umbria Sanità, il Nus, che dopo due anni di sperimentazione per la prenotazione di prestazioni – specialistiche ed esami diagnostici – diventa anche informativo: «Lo scopo è abbattere le barriere burocratiche che limitano i cittadini nell’accesso e nella fruibilità delle prestazioni sanitarie, realizzando una sanità sempre più vicina alle persone che potranno chiedere informazioni su orari, luoghi, recapiti telefonici delle strutture sanitarie umbre, su assistenza sanitaria per diverse categorie di persone come anziani, studenti fuori sede, disabili, stranieri o donne in stato interessante, su vaccini, cure palliative, visite specialistiche, screening, reparti di degenza, medicina veterinaria e tanto altro ancora», ha spiegato l’assessore regionale Luca Barberini.

IL FUNZIONAMENTO – VIDEO

Il Nus risponde al numero verde 800 636363 – servizio gratuito sia da fisso che da cellulare – ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Stamane l’evoluzione è stata presentata – oltre a Barberini – dall’amministratore unico di Umbria Salute Piero Rosi e il direttore dei servizi all’utenza della società, Mara Sforna: «Vogliamo dare ai cittadini la possibilità senza spostarsi da casa di poter effettuare le prenotazioni di visite specialistiche e avere anche, attraverso operatori opportunamente formati e preparati, informazioni che siano il più possibile complete, aggiornate, tempestive e qualificate, in quanto basate su sistema creato dagli stessi professionisti della sanità pubblica che, operando nei vari e specifici settori, provvedono alla continua integrazione e all’aggiornamento delle informazioni», ha aggiunto l’assessore.

La media Nei due anni di sperimentazione – ha sottolineato Barberini – abbiamo ricevuto molti attestati di apprezzamento e soddisfazione da parte dei cittadini. E i numeri lo confermano: ad oggi le chiamate al Nus per prestazioni di specialistica ambulatoriale, da parte di utenti residenti in Umbria e non solo, raggiungono una media di circa 1.150 al giorno, con picchi di oltre 1.300 telefonate. Nella maggior parte dei casi, si tratta già di richieste d’informazioni, non solo connesse all’attività Cup, ma anche per l’accesso ai vari servizi della sanità umbra, nelle diverse sedi distribuite sull’intero territorio regionale. Da qui la necessità di un numero telefonico regionale, unico e gratuito, a cui i cittadini si possano rivolgere, con sicurezza, per avere informazioni ‘certificate’ di orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi sanitari regionali di cui hanno bisogno, senza doversi perdere nei diversi numeri di telefono delle varie realtà». Alle chiamate «rispondono operatori dedicati e appositamente formati, organizzati in 26 postazioni distribuite su tutto il territorio regionale a cui si aggiungeranno presto altri due punti».

Il salto in avanti Focus sulla novità: «L’innovazione introdotta con il ‘Nus Informativo’ – ha proseguito Barberini – non incrementa i costi complessivamente a carico della Regione Umbria e delle aziende sanitarie, in quanto il servizio viene realizzato attraverso il progressivo passaggio degli operatori già attivi presso gli sportelli Cup, all’attività telefonica per il Nus, attraverso una riconversione di personale che diventa reversibile al bisogno. L’operatore, restando nella sua abituale postazione fisica Cup, viene infatti dotato di uno speciale kit (composto da un telefono con cuffie, collegato al sistema di contact center del Nus e da credenziali di accesso al portale Nus, collegato con i siti delle Aziende Sanitarie), che attiva nella fascia oraria individuata a supporto del Nus. Mentre nelle altre fasce orarie (quelle di maggior afflusso di utenti allo sportello Cup) può riattivare la postazione fisica per lo smaltimento di eventuali code».

I numeri Nel corso della conferenza è stato ricordato che nel 2017 in Umbria sono state erogate circa 14 milioni di prestazioni specialistiche ambulatorialim, «di queste 1.071.532 erano visite specialistiche, circa 11 milioni esami di laboratorio, 666.877 diagnostica per immagini, 1.328.393 altri esami specialistici. Nel mese di marzo 2018 le chiamate in entrata sono state mediamente 1.041 al giorno così suddivise: attività attinenti al Cup (prenotazioni, tentativi di prenotazione, disdette) 47% sul totale di chiamate, richieste informazioni 40%, altre attività 13%. «Il messaggio su cui si basa la campagna di comunicazione del Nus è semplice e diretto: ‘La sanità umbra di ascolta e risponde’ – chiama 800 636363 gratuito da fisso e cellulare, per prenotazioni Cup e informazioni sui servizi sanitari di cui hai bisogno».

La possibilità Il punto di partenza – ha concluso Barberini – «per promuovere la conoscenza e l’utilizzo del Nus è che i cittadini umbri conoscano e memorizzino il numero verde 800 636363, quale numero telefonico unico e gratuito per informazioni sulla sanità regionale, a cui potersi rivolgere non solo per prenotare prestazioni sanitarie, ma anche per ottenere qualsiasi tipo di informazione e supporto per accedere più facilmente ai servizi del sistema sanitario regionale, sono ovviamente escluse le informazioni di natura sanitaria. Per questo è stata attivata una campagna regionale di comunicazione, che prevede più step e l’utilizzo di mezzi tradizionali e innovativi: previsto un coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per fare in modo di intercettare tutti i potenziali fruitori del Nus, già dall’ambulatorio stesso, prima che si rechino al Cup per prenotare prestazioni o presso varie strutture sanitarie per chiedere informazioni sull’acceso ai servizi. A tutti verrà recapitato un kit all’interno del quale potranno trovare locandine da affiggere, cartoline e biglietti promemoria da distribuire ai pazienti per promuovere il Nus».

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