Nuovo angiografo a Terni: «Salto di qualità»

Lo strumento è a disposizione della diagnostica per immagini e radiologica terapeutica e interventistica del ‘Santa Maria’

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Un nuovo angiografo ‘biplano’, per un investimento complessivo di oltre un milione di euro, a disposizione dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, in particolare del Dipartimento di diagnostica per immagini e radiologia terapeutica e interventistica. Entrata in funzione recentemente, l’apparecchiatura – decisamente più moderna di quella precedente – ha già portato ad un’evoluzione positiva nel lavoro degli specialisti coordinati dal direttore Giovanni Passalacqua e, soprattutto, nei trattamenti applicati ai pazienti del nosocomio. Non solo a quelli caratterizzati da situazioni emergenziali, ma anche a tutti gli altri.

INTERVISTA AL PRIMARIO GIOVANNI PASSALACQUA – VIDEO

Migliori performance

Il nuovo angiografo – che consente di lavorare contemporaneamente su due piani – è più ergonomico e performante sotto diversi punti di vista: oltre ad emettere minori radiazioni, consente una visibilità maggiore – tridimensionale e caratterizzata da un’alta risoluzione – agli operatori che lo utilizzano e che spesso devono concentrare la propria azione su distretti, come quello cerebrale, dove la precisione è decisiva per la buona riuscita delle terapie.

Interventi delicati

Lo strumento a disposizione del ‘Santa Maria’ può contare anche su un software avanzato ed è in grado di intervenire in maniera particolarmente accurata su tutta una serie di situazione segnate da una particolare complessità, come gli aneurismi cerebrali e le malformazioni vascolari cerebrali. Più che la diagnostica, lo strumento – accade nel 98% dei casi – viene utilizzato in ambito terapeutico, con risultati decisamente positivi, tanto da rappresentare un’evoluzione lavorativa importante per i professionisti della diagnostica per immagini.

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