Nuovo decreto Covid: obbligo vaccinale per over 50. Scuole e smart working, le novità

Via libera dal consiglio dei ministri. Per banche, servizi pubblici e negozi non servirà il super green pass. Esteso obbligo della certificazione base

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Quasi tre ore di consiglio dei ministri con tanto di mediazione su alcune misure contenute nella bozza originaria, poi il via libera nella prima serata di mercoledì. Approvato all’unanimità il nuovo decreto legge per il contenimento del Covid-19: la misura principale riguarda l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutti gli over 50 fino al 15 giugno (esentati i casi per accertato pericolo per la salute, attestati dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore). Non sarà invece necessario il super green pass (vaccinazione o guarigione dal virus) per accedere a banche, centri commerciali e negozi, come invece si era ipotizzato in un primo momento. Basterà la certificazione verde base. Di seguito la nota del governo.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Nuovo decreto Covid – Le schede riepilogative


Obbligo vaccinale e green pass rafforzato

Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

Green pass base

È esteso l’obbligo di green pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Smart working

Il consiglio dei ministri è stato informato dal ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

Scuola, cambiano le regole per la gestione dei casi di positività

Scuola dell’infanzia. Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria. Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (Dad) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado. Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto sorveglianza e l’utilizzo di mascherine Ffp2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la Dad per dieci giorni.

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