Omicidio Polizzi, annullate sentenze

La Cassazione annulla la condanna a Valerio Menenti per l’omicidio avvenuto a Perugia nel 2012. Pena da rivedere anche per il padre

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Resta in carcere a Perugia Valerio Menenti per il quale la Cassazione, mercoledì, ha annullato con rinvio la condanna a 18 anni di reclusione per il concorso materiale e morale nell’omicidio di Alessandro Polizzi.

I legali «Attendiamo di conoscere le motivazioni della Cassazione e poi decideremo se avanzare qualche istanza sulla custodia cautelare» afferma uno dei difensori di Valerio Menenti, l’avvocato Francesco Mattiangeli. I giudici del ‘palazzaccio’ hanno anche confermato la responsabilità del padre Riccardo Menenti, cui era stato inflitto l’ergastolo, quale esecutore materiale del delitto, escludendo però le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà. Anche per lui gli atti sono stati rimessi ai giudici di Firenze per rideterminare la pena. «La Corte – spiega l’avvocato Mattiangeli – dovrà anche valutare la richiesta della difesa di concedere le attenuanti generiche e di valutare la provocazione. Quindi confidiamo in un consistente sconto di pena». Valerio e Riccardo Menenti sono difesi dagli avvocati Mattiangeli, Manuela Lupo e Giuseppe Tiraboschi.

La corte ha quindi rinviato gli atti alla Corte d’assise d’appello di Firenze che dovrà, nel caso di Riccardo Menenti, valutare le aggravanti per rideterminare la pena e, anche nel caso del figlio, che era stato considerato dall’accusa il mandante dell’omicidio di Alessandro Polizzi, fidanzato, all’epoca dell’omicidio, dell’ex ragazza di Menenti, Julia Tosti, anche lei rimasta ferita durante la sparatoria nella notte del 26 marzo del 2013. I due, entrambi detenuti, sono difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Manuela Lupo e Giuseppe Tiraboschi.

L’omicidio venne compiuto in un appartamento alla periferia di Perugia. Polizzi – secondo l’accusa – venne ucciso con un colpo di pistola da Riccardo Menenti, 59 anni, penetrato nella notte nell’appartamento. Il giovane era in quel momento con la fidanzata Julia Tosti, ex di Valerio Menenti, ferita alla mano dallo stesso proiettile. Secondo le indagini della polizia alla base del delitto ci sarebbero stati dei dissapori di natura sentimentale. I due vennero poi arrestati dalla squadra mobile della questura. Nel processo di primo grado, Valerio Menenti venne considerato il mandante dell’omicidio e condannato a 27 anni di reclusione. Accusa riformulata in concorso nel secondo grado di giudizio quando la pena fu ridotta a 18 anni. Condanna ora annullata dalla Cassazione anche se non è ancora chiaro se il giovane tornerà in libertà. «Siamo molto soddisfatti per la sentenza che riguarda Valerio Menenti – ha detto l’avvocato Mattiangeli – perché è stato riconosciuto quello che sostenevano da cinque anni. C’è moderata soddisfazione anche per il padre Riccardo per il quale viene comunque meno la condanna all’ergastolo e la pena dovrà essere rideterminata».

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