Presunti reati sessuali ai danni di almeno quattro ragazzi di origini straniere, ospiti di una struttura di accoglienza religiosa di Orvieto (Terni). Compiuti – secondo l’accusa – fra il 2019 ed il 2020 da un 54enne originario della provincia di Pisa, ex sacerdote – ridotto allo stato laicale nel 2004 – che per riuscire a lavorare presso la casa di accoglienza per immigrati (dove era diventato operativo dal 2016), aveva simulato di appartenere ancora al clero. In precedenza, sempre ad Orvieto, l’uomo aveva anche svolto il ruolo di cappellano militare per conto dell’Esercito.
Ipotesi pesanti
A riportare la notizia è l’edizione odierna de ‘La Nazione‘ con un pezzo a firma di Claudio Lattanzi. L’uomo è accusato, fra le altre cose, di aver minacciato con una pistola uno dei giovani ospiti – di origini africane – della struttura orvietana, per costringerlo a compiere atti sessuali contro la sua volontà . Ma anche altri ragazzi hanno riferito agli inquirenti, episodi di analogo tenore. Tanto che l’accusa formulata verso il 54enne è di violenza sessuale aggravata. Il ‘don’ – come si faceva chiamare – vive ad Orvieto e conta numerosi precedenti penali alle spalle, anche per reati particolarmente gravi e legati in qualche modo alla sfera sessuale e a rapporti con minorenni. Non manca, in questo ‘curriculum’, anche una truffa perpetrata da ‘finto prete’ a Venezia, ai danni di due anziani a cui avrebbe sottratto 200 mila euro con la scusa della beneficienza.