Ospedale di Terni: «Mani sempre pulite»

L’Azienda presenta la campagna di comunicazione per prevenire le infezioni correlate all’assistenza ospedaliera

Condividi questo articolo su

Il primo veicolo di trasmissione di microrganismi sono le mani e il loro corretto lavaggio è la più importante misura di controllo per prevenire le infezioni correlate all’assistenza, cioè infezioni che non sono presenti al momento del ricovero e che compaiono entro 48 ore dall’entrata del paziente nel centro di cura o anche dopo la dimissione. Per questo il 5 maggio, proprio in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani, l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha presentato una campagna di comunicazione permanente che ha l’obiettivo di mantenere costantemente alto il livello di attenzione degli operatori sanitari e coinvolgere le associazioni di volontariato, i pazienti e i familiari nell’adozione di adeguate misure per l’igiene delle mani sempre e ovunque, ma in particolare nei luoghi di cura.

«L’OSPEDALE INSEGNA» – IL VIDEO

Le complicanze «L’igiene delle mani è interesse di tutti e quello che a molti può sembrare un gesto banale – sottolinea il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Maurizio Dal Maso – in realtà è la regola base di ogni luogo di cura in termini di sicurezza e qualità dell’assistenza sanitaria. Lavarsi correttamente le mani quando si è in un ospedale equivale a mettersi le cinture di sicurezza quando si è in auto». Le complicanze infettive correlate all’assistenza, infatti, rappresentano un’importante causa di morbosità e mortalità per i pazienti assistiti, sia in regime di ricovero ospedaliero sia a livello ambulatoriale.

L’IGIENE DELLE MANI

I numeri «In Italia – aggiunge Dal Maso – si stima che dal 5 all’8% dei pazienti ricoverati (450-700 mila persone) sia colpito ogni anno da un’infezione correlata all’assistenza sanitaria (principalmente infezioni urinarie, infezioni della ferita chirurgica, polmoniti e sepsi) e che per 4.500-7.000 soggetti l’infezione sia la causa principale o accessoria di morte. Nei casi migliori l’insorgenza di una complicanza infettiva implica un prolungamento delle cure e della degenza con ricadute in primo luogo sul paziente ma anche sui costi sanitari».

COME LAVARSI LE MANI

La campagna di comunicazione L’impatto economico sul sistema sanitario nazionale supera un miliardo di euro l’anno e l’onere maggiore è rappresentato dal prolungamento della degenza imputabile a complicanze infettive (dal 7,5 al 10% delle giornate di ricovero). Le corrette modalità del lavaggio delle mani, così come indicate dall’Oms, saranno promosse tra gli operatori sanitari e gli utenti, pazienti e visitatori, attraverso locandine affisse sopra i lavandini, nelle camere di degenza e negli spazi comuni, brochure informative per i pazienti, spot trasmessi sui monitor presenti all’interno dell’ospedale. Inoltre, è iniziata l’installazione dei dispenser di soluzione disinfettante, già presenti in molte stanze, all’esterno di tutte le camere dei degenti e nei corridoi di tutti i servizi, e il personale sanitario è stato già dotato di una spilla (‘Ti sei lavato le mani?’) da portare sul camice per richiamare costantemente l’attenzione di colleghi e utenti sull’igiene delle mani.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli