Ospedale Terni, il dg Casciari sulle classifiche: «C’è da fare ma anche di che essere soddisfatti»

Il manager commenta la graduatoria Newsweek e non solo

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di Andrea Casciari
Direttore generale dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni

Nonostante l’ospedale di Terni sia perennemente in uno stato di sovraffollamento, la percezione dell’utenza relativamente alla interazione con il personale delinea un profilo di eccellenza. Ci sono ovviamente aspetti migliorabili, in particolare quelli relativi alla vetustà della struttura.

La rilevazione dell’istituto Sant’Anna di Pisa è fondamentale per comprendere al meglio la reale condizione dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, dando informazioni corrette e puntuali. L’azienda ospedaliera di Terni è azienda pilota nella Regione Umbria per lo studio Prems (Patient-Reported Experience Measures), da me fortemente voluto proprio per poter ricevere un’immagine oggettiva del nostro ospedale da parte di chi è realmente deputato a raccogliere questa tipologia di dati e adottare, sulla base dei risultati ottenuti, le conseguenti azioni di miglioramento. Lo studio infatti consiste nella rilevazione tempestiva e continuativa della percezione dei pazienti che hanno vissuto in prima persona l’esperienza del ricovero.

Andrea Casciari

L’azienda è entrata a far parte del network a luglio 2023 e dopo solo pochi mesi emerge come, nonostante l’ospedale di Terni sia stato in una situazione di sovraffollamento, la percezione dell’utenza relativamente alla interazione con il personale e alla qualità dell’assistenza delinea un profilo di eccellenza. Ci sono ovviamente aspetti migliorabili, alcuni che verranno tempestivamente aggrediti, altri come quello relativo alla vetustà della struttura, che richiede tempi più lunghi, sottolineando comunque che è in atto il lavoro per dotare il territorio di un nuovo ospedale.

Sono molto soddisfatto anche della graduatoria Newsweek, classifica che non va dal migliore al peggiore ma che considera i migliori 131 ospedali italiani su un totale di 1041 presidi, anche in considerazione del fatto che quando è stata redatta non era ancora attiva l’integrazione con la Usl Umbria 2, in particolare con l’ospedale di Narni, che ci ha permesso di decongestionare di molto l’ospedale di Terni. Sulla base dei dati considerati, la nostra azienda è al 108° posto con un punteggio del 71,36%. Il migliore ospedale italiano della classifica ha un punteggio del 93,57% e poi dall’8° posto fino al 129° sono tutti compresi tra l’80% e il 70%.

Si palesa quindi che lo scarto tra le posizioni è davvero minimo: tra il 72,3% e il 71,3%, con uno scarto di 1%, ci sono 31 posizioni e tra la nostra posizione nella classifica dell’anno scorso e quella di quest’anno la differenza è di uno 0,44%. Riguardo alla valutazione degli utenti, i dati del portale Micuro.it provengono dalla rassegna di recensioni online eseguite dai pazienti spontaneamente e non invece da una statistica professionale, basata su metodo scientifico, che abbia previsto di contattare direttamente i pazienti che hanno di recente sperimentato il ricovero e raccoglierne l’effettivo feedback, come illustrato in data odierna dall’istituto Sant’Anna e alla quale in pochi mesi hanno aderito più di 2.253 pazienti.

Riguardo infine al volume dei casi trattati, la classifica di quest’anno 2024 fa riferimento in realtà al 2022, anno in cui si risentiva ancora fortemente delle criticità collegate alla pandemia e il volume dei casi trattati era per forza di cose ridotto.


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