Riceviamo e pubblichiamo una lettere di ringraziamento diretta all’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni. In particolar modo al dottor Valentino Borghetti, alla cardiologia, la cardiochirurgia e la Tipo.
I supereroi esistono. Li ho incontrati in quell’estate torrida e per me surreale dello scorso anno. Non avevano il mantello ma indossavano semplici divise monocolore o camici. Non avevano i superpoteri ma erano e sono dotati da una grande passione per il loro lavoro, impegnandosi quotidianamente per aiutare chi è affetto da qualche malattia o patologia che mette a rischio la salute o la stessa vita del paziente.
Ospedale Terni, SC cardiochirurgia: c’è un solo candidato in corsa
Dal 30 luglio 2023 la mia vita è cambiata. Improvvisamente, lo stesso giorno in cui mi sono recato al mare per godermi un meritato riposo con mia moglie, i miei nipoti e una schiera di amici loro coetanei, è comparsa una febbre alta, persistente che mi ha subito indebolito fino a rendermi quasi impossibile stare in piedi e sostenermi. La mattina seguente (31 luglio) sono approdato inevitabilmente al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni. Dopo il ricovero, mi è stata diagnosticata una infezione, causata da un noto e piuttosto frequente batterio. Da lì a poco si sono chiaramente delineati tutti i sintomi e gli aspetti canonici di una brutta setticemia.
Come da manuale, ho vissuto tutte le tappe e le fasi che questa problematica può generare nel paziente colpito. Nel mio caso non è stato semplice individuare il focolaio batterico che prendeva sempre più forza, nonostante le massicce cure cui io sia stato sottoposto dai molteplici specialisti del nosocomio ternano che mi tenevano in cura. Quando ormai, quasi senza possibilità d’uscita dal coma settico in cui per più volte sono caduto, qualcuno, intervenuto forse al momento giusto, ha intravisto la sede del mio problema e quindi il deposito del battere che mi stava uccidendo.
Prontamente sono stato trasferito nel reparto di terapia intensiva cardiaca al sesto piano (Tipo) dove la mattina del 15 agosto 2023, sono stato d’urgenza operato dal dottor Valentino Borghetti e dai suoi validi collaboratori e colleghi. La mia unica speranza di vita risiedeva in quell’intervento chirurgico non facile e con elevato rischio per me, giunto ormai stremato e malconcio. Il dottore, pur chiaramente consapevole dei rischi, ha tentato di aiutarmi e per mia fortuna tutto si è lentamente risolto nel migliore dei modi.
Conservando i segni fisici e i ricordi della dura vicenda, ci tengo a condividere la stima personale per il cardiochirurgo in questione e per tutta la sua équipe, come pure per il personale altamente qualificato del reparto che a lungo mi ha poi ospitato e coccolato, la terapia intensiva post operatoria (Tipo), colma di medici anestesisti, cardiologi e infermieri specializzati veramente eccezionali. Il dottor Borghetti si è dimostrato un eccellente professionista nel proprio ambito, preparato, scrupoloso e riflessivo, che senza esitazione ha svolto con passione e dedizione un intervento dichiarato impossibile e troppo rischioso per altri.
Ha manifestato umanità e altruismo, come solo un grande medico e uomo sa fare, sacrificandosi anche nell’ultimo giorno di lavoro che precedeva le sue ferie estive. La mia vita è lentamente ripresa e oggi, a un anno dalla vicenda, mi piace esprimere la grande riconoscenza che provo per il dottore e verso tutti coloro che ho fortunatamente incontrato nei vari reparti ospedalieri cui ho transitato. Il dottor Borghetti è in lista e valutazione per il titolo di direttore del reparto ternano di sua competenza e ovunque le scelte di vita, la sorte o i meccanismi del sistema sanitario nazionale lo condurranno, sarà certamente un grande professionista e un uomo con enorme passione per la professione che ha scelto, supportato da doti umane particolari e rare per la società odierna. Grazie! Un paziente enormemente grato.