‘Santa Maria’ Terni, acceleratore lineare da 2 milioni: si va al Tar

Fornitura del macchinario per la radioterapia oncologica: aggiudicazione ‘congelata’ dopo il ricorso della Varian. A fine gennaio c’era stato il via libera per la Elekta

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di S.F.

L’ospedale di Terni e gli appalti, c’è ancora il Tribunale amministrativo regionale di mezzo. Questa volta non riguarda la gestione del bar esterno, ma un’apparecchiatura di notevole importanza per la radioterapia oncologica: il nuovo acceleratore lineare – il terzo – dal valore di 2 milioni e 49 mila euro. Il bando era stato pubblicato il 28 gennaio del 2020 e la delibera di aggiudicazione alla Elekta S.p.A. di Agrate Brianza è datata 29 gennaio 2021. Ma la storia non è finita, tutt’altro.

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Tutto in stand-by

Ad impugnare l’atto dell’azienda ospedaliera è stata la Varian Medical Systems S.p.A. di Segrate, anche in questo caso una società lombarda. In origine era previsto un giudizio cautelare – fissato per ieri, martedì 16 marzo – per la richiesta di sospensiva, poi ‘saltata’ perché è la stessa stazione appaltante ad aver ‘congelato’ l’aggiudicazione in attesa dell’udienza di merito programmata per il 27 luglio: il provvedimento del ‘Santa Maria’ è stato impugnato per delle questioni riguardanti in particolar modo l’offerta tecnica che, per i ricorrenti, non ha seguito le indicazioni del capitolato d’appalto. Ma questo lo stabiliranno i giudici amministrativi.

Si attende l’estate

Ci saranno da attendere quattro mesi per la discussione, più almeno trenta giorni per conoscerne l’esito. Con il rischio che la storia finisca poi tra le mani dei giudici del Consiglio di Stato. Gli avvocati coinvolti sono Filippo Martinez e Davide Moscuzza per la Varian, Piero Fidanza per la Elekta e Alarico Mariani Marini per l’azienda ospedaliera.

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