PalaTerni: «Operatori ortofrutta dove vanno?»

Il Centro studi Malfatti: «Per il nuovo mercato servono almeno 7 mesi, tante domande aperte. Intanto sono sfrattati»

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del Centro studi politici sociali ‘Franco Maria Malfatti’ 

È notizia di pochi giorni fa che il Comune di Terni ha inviato lo sfratto agli operatori del mercato ortofrutticolo presenti nell’area del Foro Boario a ridosso dello stadio Liberati, area che con quella del mattatoio destinata alla costruzione del palazzetto dello sport. Era già noto che i grossisti ortofrutticoli dovessero rilasciare l’area entro il 31 dicembre di quest’anno, con demolizione dei fabbricati adibiti a magazzini a loro spese, mentre quelli del mattatoio saranno a carico della ditta esecutrice. Ora l’amministrazione ha individuato un area lungo la via Flaminia a ridosso di quella dove verrà costruito il nuovo mattatoio al confine con il Comune di Narni. Ci sorgono spontanee tre domande.

PALASPORT, LE TANTE PROBLEMATICHE: ORTOFRUTTA, MATTATOIO ED ETERNIT

Dal dal 1 gennaio fino alla costruzione del nuovo mercato dove potranno svolgere la loro attività gli operatori? Ricordando che tale tipo di commercio ha bisogno di ampi spazi e locali con celle frigorifere e che per la costruzione del nuovo impianto occorrano almeno 7/8 mesi visto che devono iniziare i lavori anche della primaria urbanizzazione (strada – fogne – rete idrica, elettrica e telefonica). Viste le difficoltà economiche degli operatori commerciali date dalla crisi del settore saranno in grado questi di sopportare le spese delle demolizioni? Dalle loro dichiarazioni sembra proprio che non possano. Alla luce dell’ammontare del passivo del Comune di Terni, come da quanto sentenziato dalla Corte dei Conti, sarà in grado l’ente municipale di versare le sue quote per la realizzazione del progetto? Come riportato dai media gli operatori hanno intenzione di dare battaglia legale (sono già assistiti da un legale) con relativo ritardo nell’inizio dei lavori e realizzazione oltre il 2023 come proclamato. Forse sarebbe stata una migliore strategia aver realizzato già il nuovo mercato e poi dar via alle azioni di rilascio dell’area attualmente occupata con reperimento di fondi per non far gravare tutto il costo delle demolizioni sugli operatori. 

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