‘Palpeggiatore seriale’: chiesto il giudizio

Terni, l’uomo è accusato di aver toccato il seno a due ragazze sul bus. Per il perito però era «incapace di intendere e di volere»

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Per l’accusa è un palpeggiatore seriale. Per il perito che lo ha visitato nell’ambito dell’incidente probatorio, all’epoca dei fatti era totalmente incapace di intendere e di volere, anche se in grado di «partecipare coscientemente al processo». A decidere se dovrà difendersi in un eventuale processo sarà il gup Simona Tordelli.

Attrazione L’uomo, 55enne di Terni, è accusato di violenza sessuale in relazione a due episodi che sarebbero avvenuti fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Salito a bordo dell’autobus di linea numero 5, con gesti «subitanei e repentini», avrebbe palpeggiato il seno ad altrettante ragazze che all’epoca dei fatti avevano 18 e 20 anni.

La perizia Per accertare le condizioni psichiche dell’uomo, il gup ha disposto l’incidente probatorio, eseguito dallo psichiatra Alessandro Giuliani dell’Usl Umbria2. Tutto ciò in relazione ai problemi mentali di cui il soggetto, assistito dall’avvocato Paola Placidi, soffrirebbe sin dalla tenera età, aggravati dalle conseguenze di un incidente stradale che lo aveva coinvolto quando aveva 10 anni, costringendolo ad oltre un mese di coma.

La richiesta Mercoledì mattina in aula c’è stato un confronto serrato fra difesa e accusa, rappresentata dal pm Tullio Cicoria, con quest’ultimo che ha chiesto il rinvio a giudizio per l’uomo, anche in ragione dell’impossibilità, da parte del gup, di applicare le necessarie misure di sicurezza, nella fattispecie il trattamento sanitario obbligatorio.

Decide il gup Prima delle richieste, in aula è stato sentito il dottor Giuliani, secondo il quale il soggetto «va considerato del tutto incapace di intendere e di volere all’epoca della commissione del fatto, in ragione del cospicuo deficit cognitivo che si somma all’insufficiente attitudine alla risposta critica verso le proprie istanze interne». Secondo il perito, l’uomo, attualmente in cura e assistito da medici e familiari, «può comunque partecipare coscientemente al processo». La decisione del giudice è attesa per la prossima udienza fissata per il 29 aprile.

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