Un raro esemplare di Vipera dell’Orsini (ursinii) è stato ucciso negli ultimi giorni all’interno del parco nazionale dei Monti Sibillini. A denunciarlo è lo stesso Ente: «Necessario tornare alla montagna, dopo l’emergenza covid19, nella consapevolezza e nel rispetto dei valori ambientali».
Specie tutelata
«Domenica, nei pressi di Pintura di Bolognola, a circa 1400 metri di quota, all’interno del parco Nazionale dei monti Sibillini, è stato ritrovato un individuo ucciso di Vipera dell’Orsini (Vipera ursinii). Si tratta di una specie molto rara in Europa; in Italia – viene specificato – vive esclusivamente negli ambienti montani (oltre 1.350 metri di quota) dei principali massicci montuosi dell’Appennino Centrale tra cui i monti Sibillini. È quindi tutelata da normative italiane ed europee, tra cui la convenzione internazionale di Washington (Cites) e la direttiva ‘habitat’ ed è inserita nella categoria ‘Vulnerable’ nella recente versione della lista rossa dell’Unione Internazionale per la conservazione della natura. La carcassa dell’animale è stata segnalata ai carabinieri Forestali di Fiastra dal signor Cosimo Moricca di Osimo, il quale ha poi provveduto ad inviare le relative foto al parco. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che l’animale sia stato intenzionalmente ucciso. È comunque un evento relativamente raro poterla osservare lungo i sentieri ed uno dei fattori di minaccia più gravi è, per l’appunto, l’uccisione diretta da parte dell’uomo. Purtroppo, l’ignoranza alimenta ancora ingiustificate paure».
Attenzione e responsabilità
Il direttore dell’Ente Carlo Bifulco mette in evidenza che «la possibilità di tornare a frequentare le montagne dopo la chiusura dettata dall’emergenza covid19 è una grande opportunità anche per il rilancio delle aree protette e, in particolare, del parco nazionale dei Monti Sibillini, già duramente colpito dagli eventi sismici del 2016. Ma mai come ora la frequentazione di questi ambienti tanto straordinari quanto fragili richiede tutta la nostra attenzione e responsabilità». Un appello per i frequentari affinché «le attività escursionistiche avvengano sempre più nella consapevolezza e nel pieno rispetto di quei delicati valori ambientali che un Parco Nazionale ha il compito di tutelare».