Terni, stop parkour: «Rivedere ordinanza»

Il delegato provinciale del Coni Lupi chiede al sindaco una ‘revisione’ dell’atto: «Troppo repressiva». Melasecche sulle bici: «Ecco velostazioni e rastrelliere»

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Scende in campo anche il Coni in merito all’ordinanza del sindaco di Terni, Leonardo Latini, sull’utilizzo degli skateboards e attività parkour in città. A chiedere una ‘revisione ’dell’atto è il delegato provinciale, Stefano Lupi: «È un’espressione sportiva urbana e come tale praticata in luoghi cittadini. Nel pieno rispetto delle persone, del decoro e delle strutture va consentita».

L’ORDINANZA DEL SINDACO LATINI: MISURA ANCHE PER LE BICICLETTE

Stefano Lupi con l’assessore allo sport Elena Proietti

Il confronto: «Trovare spazi appositi»

Lupi si è incontrato con Latini «ricevendo disponibilità». Il delegato provinciale del Coni sottolinea che «occorre aprire un dialogo con le associazioni sportive che praticano il parkour, individuando le migliori condizioni per svolgere questa disciplina nel rispetto di una civile convivenza e del decoro degli ambienti, con comportamenti civili e rispettosi. Occorre altresi che l’amministrazione si impegni a trovare degli spazi appositi, gestiti magari dalle stesse associazioni, dove poter praticare il parkour».

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«Eccessivamente repressiva»

L’ordinanza di Latini viene definita «eccessivamente repressiva» e quindi, conclude Lupi, «credo vi siano tutte le condizioni per correggere l’ordinanza, consentendo a questi ragazzi di praticare la loro disciplina sportiva». Che pochi non sono. Intanto Terni Valley ha lanciato una petizione sul portale change.org per ‘biciclette, parkour e skateboard liberi a Terni’: il tema interessa e anche parecchio.

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Rastrelliere e velostazioni: «Ecco cosa accadrà»

In azzurro le nuove ciclostazioni approvate (foto bicincitta.com)

A cercare di dare delucidazioni sull’atto di Latini è l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche: «L’ordinanza del sindaco che vieta di incatenare le bici ai pali di arredo della pubblica illuminazione, dando una immagine della città di disordine e sporcizia, nasce dalla osservazione che nonostante si siano collocate nuove rastrelliere, per ora in centro, dove il problema era più sentito, alcuni cittadini hanno cessato dalla precedente abitudine, altri viceversa continuano.
Non solo: siamo stati costretti al Caos, in emergenza, a comperare nuove lastre di travertino per sostituire quelle sfasciate dagli skateboard come dovremo intervenire in molti casi analoghi. Grazie al lavoro della collega Benedetta Salvati e dei tecnici, nell’ambito del progetto Agenda Urbana che coordino stiamo lavorando a molte novità: ripartirà fra qualche mese il bikesharing con 4 nuove stazioni; verranno realizzate in primavera 4 velostazioni da 50 posti l’una, alla stazione, allo Staino, a largo Frankl e nella zona di piazza Dalmazia. Si tratta di parcheggi coperti e chiusi per bici private cui si potrà accedere probabilmente con la stessa card del bikesharing; verranno installati 12 totem informativi con rastrelliere da 8 posti per un totale di 96 posti oltre a molte altre rastrelliere. Vogliamo recuperare anche le vecchie Valentina che in passato non hanno avuto con la vecchia giunta molta fortuna».

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Lo skateboard: «Pista a Cardeto»

Melasecche, Salvati e Latini

Per quel che concerne lo skateboard, Melasecche parla «di una pista prevista dentro al parco di Cardeto – quindi tempi lunghi – a cui stiamo finalmente dando una svolta ma abbiamo in programma di aderire alla richiesta, mai esaudita dalle precedenti amministrazioni, di realizzare in un parco cittadino un’altra pista specializzata del genere. Vogliamo che Terni torni ad essere una città a dimensione d’uomo (e di donna ben s’intende), di giovani e di bici e su questo fronte abbiamo molte sorprese in arrivo ma non ci sembra giusto anticiparle in questa sede, anche per non rovinare il Capodanno a tutti coloro che non perdono occasione per critiche particolarmente velenose. Il 2019 sarà il primo vero anno di prova per la nuova amministrazione. Terni farà altri passi avanti significativi per uscire dalla sabbie mobili, ci stiamo lavorando con grande impegno ed altrettanto coraggio e per questo siamo fiduciosi nei risultati che continuano ad arrivare copiosi».

Il sindaco difende la scelta: «Confronto con Coni e associazioni parkour»

Nella tarda mattinata è Latini stesso a dare delucidazioni sulla questione: «Riguardo ad alcune polemiche sull’ordinanza che attiene il decoro urbano della nostra città, vorrei fare alcune precisazioni per evitare ulteriori inutili strumentalizzazioni. Il nostro scopo non è quello di limitare l’uso delle biciclette ma di incrementarlo: a tal fine ci stiamo impegnando per ampliare le piste ciclabili presenti nel territorio. Nello stesso tempo cerchiamo di garantire a chi usa le bici di poter sostare lasciando i velocipedi nelle apposite rastrelliere, che è intenzione dell’amministrazione implementare nel numero, anche grazie ai fondi di Agenda Urbana. Il divieto di cui all’ordinanza mira in particolar modo a disincentivare le abitudini poco civili di coloro che usano lo spazio comune come spazio privato, limitando la possibilità di fruizione specialmente a persone con disabilità motoria o a genitori con i passeggini o abbandonando le proprie biciclette danneggiate agganciate a manufatti che insistono su spazi pubblici. Con riferimento anche alle altre questioni, sono aperto ad ogni tipo di confronto e contributo. Tanto che incontrerò nei prossimi giorni il delegato Coni e le associazioni di parkour per discutere serenamente sulla vicenda ed adottare se del caso le opportune modifiche o integrazioni. Sono certo che i ternani comprendano i nostri sforzi per migliorare la vita cittadina e che non leggano come punitive alcune misure nate per rispettare le esigenze di tutti e rendere lo spazio pubblico sempre fruibile come bene comune».

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