Skateboard e parkour, ‘stretta’ a Terni

Ordinanza del sindaco anche per le bici: «Contrasto di comportamenti contrari al decoro e alla decenza della convivenza civile». Niente attività in piazze e spazi pubblici

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«Divieto di abbandono di velocipedi e il loro aggancio o il loro fissaggio in qualunque modo a manufatti stradali o altre opere fisse su suolo pubblico o aperto all’uso pubblico. Vietato utilizzare skateboards e altri analoghi dispositivi elettrici acceleratori della velocità nelle piazze del territorio comunale precluse alla circolazione dei veicoli; vietato praticare la disciplina del parkour negli spazi pubblici; divieto di parcheggiare veicoli, cicli e motocicli su piste ciclabili o pedonali». Con 50 euro di spesa per l’eventuale recupero in caso di rimozione forzata: questo il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Terni Leonardo Latini per bloccare «comportamenti definibili come contrari al decoro e alla decenza della normale convivenza civile». Atto in vigore almeno fino al 31 marzo 2019.

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«Pratiche potenzialmente pericolose. Disagio». Stop a parcheggi biciclette

Leonardo Latini

Nelle motivazioni espressa dal sindaco si legge che gli atteggiamenti sono contrari al decoro e alla decenza della convivenza civile e si osservano «pratiche potenzialmente pericolose come il parkour, l’uso di skateboards e di pedane elettriche motorizzate; c’è poi la collocazione impropria di numerosi velocipedi su marciapiedi, aiuole, sedi stradali e ciclopedonali, anche per mezzo di vincoli a ringhiere, alberi, pali della pubblica illuminazione e semaforici, della cartellonistica stradale e su altre infrastrutture e beni pubblici non specificamente destinati a questo scopo; ritenuto che la situazione rilevata costituisce un fattore di disagio per la popolazione residente e non, rappresentando anche un potenziale parametro di valutazione negativa della qualità della vita nelle aree urbane del Comune e dell’offerta turistica dell’intero territorio comunale».

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Decoro e vivibilità: «Discipline potenzialmente lesive dell’integrità dell’arredo urbano»

Largo Frankl

E dunque Latini firma l’ordinanza per «contrastare i comportamenti e le situazioni che compromettono il decoro urbano e la vivibilità urbana, consistenti nell’abbandono e nel deposito dei velocipedi, anche mediante il loro aggancio a sostegni metallici della illuminazione pubblica o ad altri manufatti stradali o ad altre opere fisse, e della pratica di discipline ludico sportive potenzialmente pericolose e lesive dell’integrità dell’arredo urbano, come il parkour e l’impiego di skateboards; i comportamenti descritti concorrono anche a rendere difficoltosi la cura e la manutenzione degli spazi pubblici, favorendo l’accumulo di rifiuti e fenomeni di degrado del decoro urbano che implementano la percezione di disagio ed il senso di insicurezza dei cittadini, pregiudicando di fatto la regolare e sicura fruizione degli spazi da parte delle persone e dei veicoli, rappresentando illegittima occupazione del suolo pubblico, limitazione per la libera circolazione stradale, creando altresì un potenziale intralcio ai mezzi di emergenza per eventuali interventi di soccorso».

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Posizione biciclette e il limite

Cosa si potrà fare dunque? «È consentito il fissaggio dei velocipedi alle rastrelliere appositamente predisposte od autorizzate dall’ente proprietario della strada o degli spazi pubblici per un periodo non superiore a sette giorni. Tale termine verrà reso noto mediante l’apposizione sui velocipedi stessi di avvisi informativi, anche ai fini dell’applicazione della rimozione, da effettuarsi, trascorsi tale termine, anche nella fattispecie di abbandono o fissaggio in violazione alla presente ordinanza. I mezzi trovati nella situazione di abbandono sopra descritta e quelli in evidente stato di abbandono o assimilabili a rottami, in quanto inutilizzabili per la sopravvenuta decadenza delle caratteristiche essenziali, ovvero che rappresentino un danno all’immagine o al decoro urbano, oltre alla somministrazione al proprietario della sanzione amministrativa, potranno essere rimossi, quale sanzione accessoria, alla presenza degli agenti della polizia Locale che provvederanno a redigere apposito verbale. La sanzione accessoria della rimozione andrà comunque applicata quando lo spazio libero delle aiuole, dei marciapiedi o degli spazi comunque utilizzabili dai pedoni risulti inferiore a m. 1,50 ovvero quando il mezzo abbandonato risulti di intralcio all’ingresso di edifici pubblici, esercizi commerciali, civili abitazioni o rampe per disabili. In assenza dei legittimi proprietari i mezzi di cui trattasi potranno essere rimossi anche mediante il taglio del sistema di ritenuta usato per il fissaggio e depositati in idoneo locale individuato dall’Amministrazione comunale. Dato l’illecito del comportamento adottato non sarà riconosciuto alcun indennizzo al proprietario del mezzo per la recisione del sistema di fissaggio o per eventuali danni al mezzo causati durante le operazioni di rimozione ed deposito».

La sanzione

Cosa succederà in caso di violazione? «Il legittimo proprietario del mezzo – si legge nell’atto – rimosso potrà rivendicare il velocipede mediante richiesta alla polizia Locale previa dimostrazione di un idoneo titolo di possesso, quale anche ad esempio la chiave del sistema di ritenuta, foto del velocipede e quant’altro possa essere ritenuto utile allo scopo, e a seguito del pagamento delle spese di rimozione e custodia, quantificata in 50 euro. Decorso inutilmente il periodo previsto dall’art. 927 e seg. del codice civile il velocipede sarà considerato come cosa ritrovata, applicandosi perciò il dispositivo dell’art. 929 del codice civile. La presente ordinanza, che interviene in assenza di una regolamentazione adottata secondo le modalità previste dalla normativa vigente, rimarrà in vigore per il tempo necessario a contrastare i fenomeni descritti».

All’attacco

Alessandro Gentiletti

Utilizza l’ironia il consigliere comunale Alessandro Gentiletti (Senso Civico) per criticare il passo compiuto dal Comune: «Skateboarding: l’articolo 190 del Codice della strada già disciplina l’utilizzo di tavole e pattini e già ne vieta l’impiego lungo le carreggiate e negli spazi riservati ai pedoni. L’ordinanza del sindaco che vieta l’utilizzo di skateboard nelle piazze cittadine è quindi, quantomeno, inutile. Parkour: è una disciplina sportiva ufficialmente riconosciuta dal Coni dal 2017. Per sua stessa natura va praticata in luoghi pubblici. L’ordinanza del Sindaco che vieta il parkour quindi vieta una disciplina sportiva (sarà stata concordata con il Coni? Con le associazioni del territorio? Con l’assessora allo sport?). Biciclette: se non vuoi che te la rubino, devi legarla da qualche parte. L’ordinanza del Sindaco però vieta di farlo ‘a ringhiere, alberi, pali della pubblica illuminazione e semaforici, della cartellonistica stradale e su altre infrastrutture e beni pubblici non specificamente destinati a questo scopo’. Quali sono gli spazi destinati allo scopo? Backtothefuture: è innegabile che a Terni c’è sempre più bisogno di tornare al futuro. Come Marty McFly per sfuggire a Biff Tannen servirà un volopattino?».

Il commento dell’amministrazione comunale

Palazzo Spada (foto Nicola Severino)

Da palazzo Spada spiegano che «l’obiettivo per quel che riguarda le bici è soltanto quello di limitare al massimo comportamenti definibili come contrari al decoro e alla convivenza civile, come nel caso di bici che vengono abbandonate per mesi, oppure quando vengono collocate in modo da ostacolare il transito ai passeggini, o alle persone con disabilità o l’apertura di porte o saracinesche. Inoltre con la parte dell’ordinanza che riguarda gli skateboard e il parkour si cerca di porre le condizioni per evitare danni alle strutture più fragili, soprattutto quelle in travertino, causate dalle ruote degli skate, o da un uso improprio dei monumenti, delle panchine e delle scalinate. Purtroppo negli ultimi anni si è infatti assistito a un degrado crescente di alcune aree della città, proprio per la mancanza del rispetto di regole condivise. Le piazze o gli spazi pubblici come i parchi, devono essere usate da tutti, giovani, anziani, pesone con disabilità, bambini e devono recuperare il loro decoro; rendere Terni una città sempre più a misura di bici resta tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione. Per questo si ribadisce che il divieto inserito nell’ordinanza riguarda solo gli abusi nel parcheggio e nell’abbandono delle bici, mentre si sta lavorando, grazie anche ai fondi di Agenda Urbana per la collocazione di nuove rastrelliere nel centro della città, dopo che nei mesi scorsi ne sono già state collocate alcune, come ad esempio in via del Plebiscito e in corso del Popolo. Nei primi mesi dell’anno inoltre sarà ripristinato, migliorato e potenziato il servizio di bike sharing ‘Valentina’, fermo ormai da troppo tempo. Allo stesso tempo l’amministrazione è impegnata sul fronte delle piste ciclabili sia urbane che extraurbane con l’obiettivo dunque di rendere Terni sempre più vivibile e ciclabile, ma nel rispetto di tutti e delle regole, come anche nel caso degli skateboard e del parkour attività per le quali, dopo i progetti non realizzati negli scorsi anni, occorre trovare delle soluzioni per la pratica di queste attività sportive in sicurezza».

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