Pd, Bori: «C’è bisogno del contributo di tutti»

Il segretario del Partito democratico, in vista dell’assemblea, scrive ai candidati ritiratisi dal congresso

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di Tommaso Bori
segretario Pd Umbria

«Mi sono convinto che, anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio». Mi permetto di fare mie le parole di Antonio Gramsci per definire la misura dell’impegno che ci attende. Il Pd dell’Umbria ha percorso negli ultimi anni una strada stretta tra grandi difficoltà, spesso apparentemente insormontabili.

Pd Umbria, lo ‘strappo’ è consumato. Tre candidati si ritirano

Difficoltà politiche, organizzative, di contenuto e di relazione, che hanno sfibrato la nostra capacità di stare insieme e di rimanere connessi alla comunità che abbiamo l’ambizione di rappresentare. Ora, dopo una lunga e complicata stagione commissariale prima e congressuale poi, portiamo sulle spalle una grande responsabilità che è anche una grande sfida: ricostruire, per uscire dalla marginalità e ritrovare credibilità nella progettualità, condivisione nella partecipazione. Per farlo c’è bisogno del contributo di tutti, ciascuno secondo le proprie inclinazioni e possibilità, nello spirito plurale, aperto e democratico che ci identifica.

In queste settimane il Pd nazionale inaugura le Agorà, piazze di partecipazione fisica e virtuale che hanno l’obiettivo di rimettere al centro dell’azione politica contenuti e progetti e al centro del percorso partecipativo le persone. In Umbria lanceremo nei prossimi giorni la Conferenza programmatica regionale, nelle intenzioni uno spazio e un momento di confronto e di dialogo sulla nostra agenda politica, che definisca il perimetro della nostra attività e l’orizzonte della nostra visione per la comunità. Vogliamo parlare di lavoro e di sociale, di nuove povertà e di diritti, di crescita e sostenibilità, di ambiente e digitale.

Soprattutto su questo ci confronteremo, mercoledì, in occasione della prossima assemblea regionale. È per questo che ci tengo particolarmente alla presenza di quanti possono e vogliono contribuire a rendere solido ed efficace il nostro percorso. Con la consapevolezza che il Pd è di tutti ed è un partito plurale, dalla qualità della partecipazione dipende la forza della ricostruzione.

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