Per sempre amici: «Ternani, ce la farete»

La lettera di Arber Ibrahimi, kosovaro e per anni a Terni come studente: «Queste mie parole sono poco rispetto a ciò che voi avete fatto per me. Ma voglio dirvi che vi sono accanto»

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di Arber Ibrahimi
ex studente dell’università di Perugia – Sede di Terni

Cari ternani,
scioccato da ciò che sta accadendo in Italia ma impossibilitato a dare un aiuto concreto, ho deciso di indirizzarvi questa lettera nella quale vorrei esprimervi tutta la mia solidarietà e i miei sentimenti.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Mi chiamo Arber e sono di Ferizaj (Kosovo), la citta con cui Terni è gemellata. Conosciuti anche come ‘i ragazzi di don Sandro’. Ho studiato a Terni per alcuni anni e considero sia Terni che l’Italia come la mia seconda patria.

Con grande tristezza e con il cuore spezzato, seguo ogni giorno quello che sta accadendo in Italia. Quello che sta accadendo a un grande popolo, un popolo generoso, solidale ed accogliente.

So che questi non sono giorni facili per voi, che vi trovate a combattere contro una malattia terribile e con la morte. Sono molto dispiaciuto di non potervi aiutare personalmente perché, come ormai quasi tutto il mondo, sono chiuso in casa in quarantena. Tuttavia, la mia mente e il mio cuore escono dalla quarantena e superano ogni ostacolo per essere vicini a voi in questi momenti terribili e per dirvi che non siete soli.

Ho stima in voi, conosco la vostra tenacia e sono profondamente convinto che riuscirete a superare tutto questo. Probabilmente questa mia lettera non vale nulla in confronto a ciò che l’Italia e Terni hanno fatto per me e per il mio paese ma questo è un messaggio che viene dal profondo del mio cuore, nelle mie attuali possibilità di mostrare a voi la massima solidarietà e dirvi che vi sono accanto.

Esprimo le mie più sincere e sentite condoglianze al popolo italiano e al popolo ternano per le loro perdite. Auguro ai malati i migliori auguri di una pronta guarigione. Credo che Dio metta alla prova i popoli con un grande cuore per renderli ancora più forti e sono certo che voi uscirete da questo incubo ancora piu forti. Distanti ma uniti, prego per voi ogni giorno. Vi esorto a restare forti e a non mollare mai. Dio benedica i cittadini di Terni, Dio benedica il popolo italiano. Un abbraccio dal vostro fratello ternano-kosovaro.

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