Tre casi diversi e una sola volontà di non rispettare il calendario venatorio. La notizia arriva dal corpo Forestale di Città di Castello dove nel giro di pochi giorni tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile sono stati sorpresi tre cacciatori.
Senza Licenza Il primo caso riguarda un cacciatore a cui era già stata sospesa la licenza, per un procedimento penale in atto, e che aveva pensato bene di uscire a caccia anche in un periodo di blocco. L’uomo è stato prima avvistato e poi dopo una breve fuga, preso. La Forestale non ha potuto far altro che sequestrare il fucile e segnalare il cacciatore.
Caprioli Gli altri due casi riguardano due cacciatori sorpresi ad uccidere due caprioli, specie protetta e sottoposta ad un regime di controllo della popolazione, che solo i ‘selettori’ autorizzati possono cacciare, in zone limitate e con un numero preciso. I cacciatori si sono giustificati dicendo che era un’azione di ‘autodifesa’ perché gli animali invadevano e facevano ‘razzie’ nelle colture dei due cacciatori-contadini.
Confusione Come raccontano dal Corpo Forestale c’è un po’ di confusione nel mondo della caccia, non tutti rispettano i calendari e ogni volta c’è sempre qualche furbetto che pensa di poter cacciare quando e cosa vuole. Bisogna comunque specificare che esistono dei settori, zone di territorio predefinite all’interno delle quali, cacciatori ‘selettori’ istruiti e autorizzati, possono cacciare anche animali non consentiti al solo scopo di regolamentare la popolazione. Tali operazioni però sono assegnate solo ai ‘selettori’, unici formati e autorizzati a farlo, cosa che invece non risultavano essere i tre cacciatori fermati nei giorni scorsi.