Perugia, caos Piscille: residenti infuriati

Ai disagi degli studenti si aggiungono quelli di chi ci abita: strade dissestate, divieti di sosta, passaggi pedonali inesistenti. Borghesi: «Presto un incontro»

Condividi questo articolo su

È passato esattamente un mese dal primo articolo dedicato da umbriaOn al caso Piscille, nel quale abbiamo documentato i mille pericoli per gli studenti che tornano da scuola con il treno, costretti a fare lo slalom fra le auto imbottigliate nel traffico oppure a camminare in fila indiana lungo la statale per raggiungere la stazione ferroviaria Fcu di Piscille.

Giuseppe Materia, dirigente IIS Cavour Marconi Pascal

Giuseppe Materia

Lettere e riunioni Dopo il nostro servizio, il dirigente scolastico dell’Ipsia Giuseppe Materia ha diramato una circolare per mettere in guardia gli studenti sui pericoli che corrono camminando lungo via Assisana e ha promesso di attivarsi presso le istituzioni. Contattata da umbriaOn, è intervenuta anche la consigliera provinciale Erika Borghesi, delegata ai trasporti, che ha promesso un imminente incontro con i dirigenti delle scuole coinvolte (‘Cavour-Marconi-Pascal’ e “Alessandro Volta”). Obiettivo: tamponare i problemi in attesa di soluzioni definitive. La prima idea, facilmente attuabile in tempo brevi, pare essere quella di sfalsare gli orari di ingresso e uscita, attualmente quasi contemporanei, per evitare il sovrapporsi del traffico.

LE FOTO DELLE CRITICITA’ – LA GALLERY

Erika Borghesi

Erika Borghesi

Via del Cimitero Intanto però c’è da risolvere anche il problema della strada interna. La usano gli studenti dell’Itis Volta per raggiungere la stazione e, negli orari d’ingresso e uscita, vi sostano decine di auto, in barba ai segnali di divieto. Come se non bastasse la stradina è stretta e impervia, con fondo dissestato a causa delle radici degli alberi che creano dossi e avvallamenti. Un percorso a ostacoli per pedoni e automobilisti. Un problema annoso che ha indotto la dirigente del “Volta”, Rita Coccia, a scrivere una lettera a Provincia e Comune per richiedere un intervento urgente.

Rita Coccia dirigente Itis Volta

Rita Coccia

Studenti e residenti C’è bisogno di soluzioni strutturali, un piano di riqualificazione, che inevitabilmente però prevede tempi di attuazione più dilatati: ci vuole un progetto, un bando di gara, una procedura di assegnazione lavori… e soprattutto ci vogliono fondi, che al momento sembrano non esserci. Ma cosa si deve fare? Per tutelare gli studenti, innanzitutto, ci vorrebbe un marciapiedi per consentire ai pedoni di camminare in sicurezza, almeno nel tragitto fra l’ingresso delle scuole e i punti in cui si prendono i mezzi pubblici: la stazione ferroviaria di Piscille e le fermate dei bus su via Assisana. Senza dimenticare però che i disagi non riguardano solo gli studenti, ma anche gli altri cittadini. In un’area di poche centinaia di metri ci sono diversi luoghi pubblici ‘sensibili’: la stazione e le fermate del bus, come detto, ma anche il planetario, il cimitero e la chiesetta di quartiere, dove si tiene la messa domenicale. Tutti luoghi ad oggi impossibili da raggiungere a piedi, se non a rischio della vita.

perugia-piscille-scuole-traffico-auto-disagi-studenti-ferrovia-1

Mezzi pubblici… con auto private Lungo via Assisana, dalla rotonda di via della Pallotta alla scuola, ci sono decine di abitazioni: centinaia di residenti, cittadini di Perugia, che praticamente non possono fare un passo a piedi, costretti a prendere l’auto anche per piccolissimi spostamenti. I ragazzi non possono andare a scuola, gli adulti non possono andare a messa o al cimitero senza essere costretti ad usare l’automobile. Le fermate dell’autobus non sono collegate alle abitazioni vicine da percorsi pedonali e per raggiungere la stazione di Piscille occorre camminare lungo la statale: il paradosso, quindi, è che per usare i mezzi pubblici, bisogna arrivare alla fermata… con l’auto.

mappa piscille

La mappa di Piscille con i punti sensibili (rielaborazione umbriaOn da Google maps)

Divieto di sosta C’è poi un altro paradosso, segnalato a umbriaOn dai residenti di via del Cimitero. Per risolvere il problema traffico, qualche anno fa, il Comune decise di installare dei segnali di divieto di sosta h24 lungo la stradina. Un intervento che non ha risolto i problemi perché i genitori degli studenti non scendono dalla macchina e quindi non temono l’arrivo dei vigili. Il paradosso è che a subire le conseguenze dei divieti sono proprio i residenti, che quindi vengono così penalizzati due volte. Chi ha la possibilità è costretto ad entrare la propria auto in casa anche per brevissime soste e quando arrivano degli ospiti spesso vengono multati. Perché non c’è la possibilità di lasciare i veicoli se non in divieto di sosta.

Reazione ironica Ricapitolando: strada stretta e quasi impercorribile in doppio senso, fondo dissestato, traffico intasato nelle ore di punta, infine impossibilità di parcheggiare davanti casa. In passato, ci raccontano, c’è stato qualche tentativo di proposta, incontri col Comune e con i vigili. Poi è subentrata la rassegnazione. Infine l’ironia: sui cartelli bianchi che ricordano la sussistenza del divieto di sosta (non si sa apposti da chi) qualcuno, vedendo il fondo dissestato, ha ironicamente aggiunto a pennarello: «Atrimenti si rovina la strada».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli