Tamponi, in coda a Pian di Massiano docenti e genitori

Lo spostamento da via dei Filosofi alla sede di Umbra Acque sembrava aver risolto il problema, ma da qualche giorno il flusso di accessi ha congestionato il quartiere. Usl: «Rispettate l’orario»

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Lo spostamento del drive-through da via dei Filosofi a Pian di Massiano aveva fatto pensare che non ci sarebbero stati più problemi di code. E in effetti per i primi tempi è stato così. Ma l’aumento dei tamponi da effettuare (il 25 gennaio, ad esempio, ne sono stati fatti 970 in un solo giorno) sta creando pesanti disagi anche in quel quartiere. Anche nella mattinata di sabato l’attesa era lunghissima: alcuni utenti denunciano code di oltre due ore.

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L’Usl: «Rispettate l’orario»

«Il motivo – scrive l’Usl Umbria in una nota – è da ricercarsi anche nel fatto che molti utenti si sono presentati senza rispettare l’orario dell’appuntamento, perlopiù anticipando di molto l’arrivo. Questo ha provocato gravi disagi alla viabilità nonostante, nel cors0o della mattinata, il numero del personale presente sia stato aumentato per snellire il più possibile le procedure del tampone. Per questo la Usl Umbria 1 invita i cittadini che devono recarsi al drive-through di Santa Lucia a rispettare il più possibile l’orario dell’appuntamento e ad arrivare muniti di tessera sanitaria e documento di identità».

Genitori e docenti: «Criteri di tracciamento ‘variabili’»

In coda c’erano molti docenti ma anche molti genitori che accompagnavano i figli. Il rientro a scuola ha infatti fatto emergere diverse positività e si è attivato il protocollo. La lamentela è sempre la stessa: sarebbe il caso di verificare meglio chi è classificabile come contatto stretto e chi come occasionale. Il criterio infatti non viene messo in atto da tutte le scuole allo stesso modo. Tutto è gestito dai referenti Covid delle singole scuole. Ma ognuno di loro, dopo il verificarsi di una positività, interpreta il protocollo secondo la propria sensibilità. C’è chi interpreta tutti come ‘contatti stretti’, obbligando docenti, alunni e collaboratori del plesso a fare il tampone, con aumento di costi e disagi. E chi invece è più lassista e  impone la verifica solo a chi è stato a stretto contatto con la persona positiva. Il tutto senza che l’Asl tenga sotto controllo l’iter: tutto viene lasciato alla sensibilità del personale scolastico, senza poter contraddire le indicazioni dei referenti dei singoli istituti. 

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