Il blitz delle volanti della questura di Perugia è scattato all’alba, dopo una segnalazione di un continuo viavai sospetto in un appartamento di Ponte d’Oddi, abitato da un’insospettabile famiglia perugina.
La serra in camera Qui, i poliziotti hanno trovato, nella camera da letto di un ventenne, che negli ultimi mesi in sua assenza teneva sempre chiusa a chiave, un’autentica serra per la coltivazione della marijuana: una cabina in tela riscaldata con una lampada a raggi ‘uva’, un impianto di areazione collegato alla finestra e apparecchi per misurare il livello di umidità e il tasso di acidità del terreno. Oltre a vasi porta semi, materiale per la tritatura della droga, una bilancia di precisione e tre piante di marijuana, di oltre un metro di altezza e di ottima salute.
Coltivatore diretto Gli agenti, quindi, hanno potuto constatare la veridicità della segnalazione: il giovane aveva trasformato la sua stanza in un vero e proprio centro dello spaccio di sostanze stupefacenti. Dove è stata recuperata anche una busta contenente foglie di marijuana già essiccate, per un peso lordo complessivo di circa 190 grammi e che, sottoposte alle analisi della scientifica, sono risultate positive ai reagenti dei cannabinoidi.
Ai domiciliari, ma senza ‘roba’ Non essendoci nessun dubbio sul fatto che il soggetto aveva messo in piedi da solo una fiorente attività di spaccio: dal ciclo di produzione della marijuana fino alla coltivazione e alla preparazione delle singole dosi, la polizia ha sequestrato tutto l’arsenale e ha condotto il giovane in questura. Qui, d’intesa con il pm di turno, Manuela Comodi, la volante ha proceduto all’arresto in flagranza del ventenne, con le accuse di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Ora il perugino è agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima, previsto il 6 marzo prossimo.