L’allarme telefonico parlava di una Peugeot 106 dalla quale erano scesi due uomini sospetti, a Ferro di Cavallo. Una pattuglia della Volante ha trovato l’auto e ha fatto un accertamento sulla targa: è emerso che il veicolo non era rubato e che era in uso ad un campano con precedenti di polizia. Neanche il tempo di completare il controllo che è giunta al 113 una seconda chiamata, questa volta da un supermercato poco distante, nella quale si segnalava che era appena stata consumata una rapina; ad agire erano stati due uomini – uno dei quali aveva con sé una pistola – che avevano minacciato e aggredito un cassiere, avevano prelevato l’incasso ed erano poi fuggiti.
In fuga Nella telefonata si specificava che i rapinatori si erano allontanati a bordo di una Fiat Uno che avevano rubato proprio all’ingresso del supermercato e che il bottino con cui i due erano fuggiti superava i duemila euro.
Gli agenti hanno intuito che la Peugeot 106 potesse essere in qualche modo parte del ‘disegno’ criminale e sono tornati a controllare: non c’era più ed è apparso chiaro che la Fiat Uno è servita solo per raggiungere la Peugeot. Ed è iniziata la caccia.
Bloccati L’auto è stata rintracciata e bloccata in superstrada, all’altezza di Prepo, mentre i rapinatori tentavano di allontanarsi in direzione sud. A bordo c’erano due campani, di 36 e 24 anni, entrambi pregiudicati, che avevano con sé una pistola scacciacani, arma utilizzata durante la rapina, e tutto il denaro appena prelevato.
Confessione I due hanno rapidamente ammesso le loro responsabilità , confessando di essere arrivati da Viterbo, dove vivono, per commettere la rapina. Gli agenti li hanno arrestati con le accuse di rapina aggravata, furto aggravato, nonché, visto che un cassiere ha avuto 5 giorni di prognosi, di lesioni personali: adesso soggiornano a Capanne.