Ancora un’aggressione ai danni del personale sanitario in Umbria. A riferire l’episodio, avvenuto nella notte fra sabato e domenica intorno alle ore 4 in via Settevalli Perugia, è l’Ordine delle professioni infermieristiche. Ad avere la peggio sono stati l’autista ed l’infermiere intervenuti con l’ambulanza, brutalmente aggrediti da un soggetto già noto alle forze di polizia, che avevano soccorso perché in stato di incoscienza dovuto ad una massiccia ingestione di alcolici. L’autista avrebbe riportato la frattura di un un dito mentre l’infermiere lesioni al naso. Scontata la denuncia agli organi competenti.
«Alcuni operatori sanitari del servizio 118 – spiega una nota dell’Opi – sono stati vittime di una violenta aggressione da parte di un uomo in forte stato di agitazione. L’incidente ha avuto conseguenze drammatiche, lasciando non solo ferite fisiche, ma anche profonde cicatrici psicologiche sugli operatori coinvolti, già provati da un lavoro estremamente impegnativo e sottoposti a condizioni di stress quotidiano».
In questa occasione – prosegue l’Ordine – «gli infermieri e gli operatori sanitari hanno subito un’aggressione che ha messo a repentaglio la loro stessa incolumità mentre erano impegnati nel tentativo di prestare soccorso. Il trauma non è solo fisico: vivere un episodio di violenza durante il proprio turno di lavoro, quando si è preparati ad aiutare e non a difendersi, lascia segni indelebili. L’esasperazione e lo stress a cui sono sottoposti i professionisti della salute raggiungono livelli insostenibili, e questo clima di insicurezza mina la loro capacità di lavorare serenamente e in modo efficace per la comunità »
«Esprimo profonda preoccupazione e indignazione per l’ennesimo episodio di violenza subito dai nostri professionist – afferma Nicola Volpi, presidente dell’Ordine degli infermieri di Perugia -. Chi lavora quotidianamente per tutelare la salute e il benessere della comunità , merita rispetto e protezione, non di subire aggressioni mentre svolge il proprio dovere. È impensabile che chi presta assistenza debba temere per la propria vita e subire un trauma che potrebbe condizionare il proprio equilibrio psicologico».
L’azienda ospedaliera di Perugia esprime «ferma condanna nei confronti dell’atto di violenza perpetrato contro gli operatori sanitari del 118 in via Settevalli a Perugia la notte tra il 9 e il 10 novembre scorsi. Inaccettabile qualsiasi forma di aggressione – afferma la direzione del ‘Santa Maria della Misericordia’ – nei confronti di chi dedica la propria vita a curare e assistere le persone». La direzione esprime infine «vicinanza e augura pronta guarigione ai colleghi sanitari, autista soccorritore e infermiere, coinvolti nel fatto».
Lunedì pomeriggio è l’Arma a dare delucidazioni sul fatto che ha portato all’arresto un 38enne italiano. «L’intervento è scaturito da una chiamata al Numero Unico di Emergenza – Nue, spiegano i carabinieri – 112, in cui veniva segnalata una lite tra due soggetti. Giunti sul luogo indicato, i Carabinieri, hanno immediatamente proceduto a identificare uno dei due uomini coinvolti. Durante l’identificazione, i militari hanno appreso che il personale sanitario, che nel frattempo si stava recando sul posto a bordo di un’ambulanza, era stato vittima di un’aggressione. Secondo quanto ricostruito infatti, l’equipaggio dell’ambulanza, mentre si dirigeva verso il luogo della segnalazione, ha notato un uomo disteso a terra. Ritenendo che fosse la persona da soccorrere, i sanitari si sono fermati per prestare assistenza, ma sono stati improvvisamente aggrediti dallo stesso, che ha provocato lievi lesioni nei confronti di due operatori del servizio 118. I carabinieri, insieme a personale della questura di Perugia giunto in ausilio, sono riusciti a bloccare il soggetto responsabile dell’aggressione, che è stato quindi dichiarato in stato di arresto per l’ipotesi di reato anzidetta. Il giudice del tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto, applicando all’interessato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza situato lungo il litorale laziale».