di Rosaria Parrilla
L’area di Pian di Massiano è sempre più contesa. Dopo le polemiche e lo scompiglio organizzativo, a causa del campionato di serie B, ora a stagione quasi conclusa, ci si mette anche un’iniziativa a far venire i maldipancia agli ambulanti del tradizionale mercato settimanale di sabato.
L’Expo Tutta ‘colpa’ di Perugia Expo, che porterà, da giovedì fino a domenica, 200 espositori provenienti da fuori regione e non solo, proprio nell’area incriminata – praticamente gli stand saranno allestiti nei parcheggi riservati ai clienti del mercato – e che frutterà a Confcommercio di Perugia ben 120 mila euro.
La rabbia degli ambulanti Una concomitanza di due manifestazioni, sullo stesso suolo pubblico, che ha fatto infuriare i 270 operatori commerciali che ogni sabato espongono i loro prodotti per il tradizionale mercato di Pian di Massiano. A parlare per tutti è Mario Di Mario: «Non siamo a prescindere contro Perugia Expo, ma semplicemente non vogliamo l’evento in concomitanza con il nostro mercato. Dopo un anno in cui abbiamo avuto non pochi danni economici a causa dei problemi organizzativi derivati dalle partite del Perugia calcio di sabato pomeriggio, ora che potevamo finalmente lavorare in tutta tranquillità (il Perugia non gioca in casa) anche questo sabato non ci è concesso».
«Casaioli si dimetta» Così gli ambulanti a gran voce chiedono le dimissioni dell’assessore comunale al commercio Cristina Casaioli e il blocco, almeno per sabato, dell’evento. «Il ruolo attuale dell’assessore è incompatibile – spiega Di Mario – con quello svolto in passato in Confcommercio». Inutili i contatti con l’associazione di categoria, a cui è stata fatta esplicita richiesta di posticipare l’evento: «Abbiamo chiesto di far iniziare Perugia Expo domenica – afferma l’ambulante Di Mario – così noi avremmo lavorato per una volta serenamente e non avremmo subìto ulteriori danni economici. Ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. C’è anche una legge – ricorda Di Mario – a tutela degli ambulanti e prevede che quando in città è in programma il mercato settimanale, nel raggio di un tot di chilometri, è proibito lo svolgimento di un’altra manifestazione pubblica in un’area pubblica. Ci sono le leggi e non vengono applicate».
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